Sud della Francia on the Road

Abbiamo fatto un viaggio on the Road nel sud della Francia, visitando la Cote d'Azur, la Provenza e la Camargue e abbiamo inserito anche una tappa a Carcassonne attratti dal fascino medievale della città. In totale abbiamo percorso circa 1.500 km su 8 giorni alternandoci alla guida. Per velocizzare il viaggio abbiamo fatto il telepass francese dall'Italia, in pratica per i primi 12 mesi si paga solamente i pedaggi e le tasse sono irrisorie, si può fare richiesta su internet e lo spediscono direttamente a casa.

  • Il viaggio è durato 8 Giorni
  • Budget speso Da 251€ a 500€
  • Ho viaggiato In coppia
  • Continenti visitati: Europa
  • Stati visitati: Francia
  • Viaggio fatto in estate
  • Scritto da die Traumtänzerin il 01/09/2016
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  1. Giorno 1

    Siamo partiti da Castelletto Ticino (NO) e abbiamo fatto una prima tappa a Eze, appena dopo il confine con l'Italia. Si tratta di un borgo medievale caratterizzato principalmente da una fantastica vista sul mare. Benché fossimo arrivati alle 10:30 circa il parcheggio nella città bassa era già pieno, abbiamo seguito i cartelli e raggiunto in auto un altro parcheggio a circa 5 minuti. Dalla città è lontanissimo, ma ci sono navette gratuite andata e ritorno ogni 10 minuti che portano ai piedi della salita per il borgo, l'intera giornata costa 5E e in regalo c'è un biglietto per il Jardin Exotique (costa sui 6E), quindi direi che vale la pena. Nel Jardin Exotique ci sono principalmente cactus, ma la vista sul mare è imperdibile. Le strette viette del borgo tra gli edifici in pietra sono molto pittoresche, peccato per la folla di turisti che ha iniziato a imperversare in tarda mattinata.
    In totale la sosta è durata circa 90 minuti, dopo pranzo siamo ripartiti per Saint Maxime. Abbiamo inserito Saint Maxime nell'itinerario attratti dalla prospettiva di un pomeriggio al mare della Costa Azzurra, ma tutto sommato non è stato molto soddisfacente. Né il mare né la spiaggia avevano qualcosa di straordinario, il paese è carino ma a mio parere troppo turistico.

  2. Giorno 2

    Avevamo in programma di spostarci in auto a Saint Tropez, ma il gestore dell'hotel dove abbiamo pernottato ce l'ha sconsigliato a causa del traffico e delle difficoltà di parcheggio, così abbiamo preso il battello che ogni 20 minuti da Saint Maxime porta a Saint Tropez in circa 15 minuti (costa sui 13E A/R).
    Non avevo grande aspettative su Saint Tropez, ma mi ha lasciato un po' perplessa il contrasto tra gli yacht di lusso nel porto e le viette un po' squallide delle zone limitrofe al porto. Siamo saliti alla Cittadella sperando nel panorama, ma non è stato eccezionale. Dopo aver pranzato siamo tornati a Saint Maxime e siamo ripartiti per Arles.
    Arles è stata una fantastica sorpresa, è una città che mi ha affascinato moltissimo per i sui vicoli colorati e il suo senso di appartenenza alla Camargue. Abbiamo dormito all'hotel Porte de la Camargue che mi sento di consigliare vivamente per il carattere tipico e la disponibilità del gestore che ci ha aiutato a pianificare l'itinerario dei giorni successivi nella Camargue. Ciò che mi è piaciuto di più di Arles è stato perdersi al tramonto tra i vicoli con il naso in aria alla ricerca di scorci colorati. I colori di Arles sono proprio quelli di molti quadri di Van Gogh, anche se il pittore viene celebrato meno di quanto mi sarei aspettata, nel centro c'è un'insegna vicino al Café de la Nuit, soggetto dell'omonimo quadro.

  3. Giorno 3

    Siamo partiti la mattina presto per raggiungere Saintes Maries de la Mer e iniziare quindi la nostra esplorazione della Camargue. Lungo la strada abbiamo visto molti cavalli della Camargue, la maggior parte in maneggi, ma alcuni anche liberi che sguazzavano negli stagni.
    A Saintes Maries abbiamo parcheggiato in centro davanti all'unico noleggio di biciclette vicino alla Mairie (l'abbiamo cercato per ore benché ce l'avessimo lì davanti). Abbiamo noleggiato due mountain bike (costo 10E l'una per 4 ore) e abbiamo seguito il lungomare fino a raggiungere la Digue a la Mer. Il sentiero è sterrato e facilmente percorribile in bici a parte alcuni brevi tratti in cui è sabbioso e la bici va portata a mano. Poco dopo l'inizio del sentiero abbiamo fatto una sosta fantastica vicino a uno stagno pieno di fenicotteri, per poi proseguire per circa una decina di chilometri. Purtroppo oltre ai fenicotteri non abbiamo avvistato altri animali selvatici, forse perché la maggior parte degli stagni era in secca.
    Non abbiamo raggiunto il Phare de la Gacholle perché da Saintes Maries sono circa 15km, il caldo si faceva sentire e il paesaggio era abbastanza monotono, così siamo tornati con un'oretta di anticipo alla base.
    Dopo aver mangiato abbiamo fatto un giretto nel paese, che mi aspettavo fosse più tipico e meno meta di villeggiatura. Ci sono spiagge molto belle (in tarda mattinata troppo affollate), ma non abbiamo avuto tempo di fermarci. Siamo ripartiti poi per Aigues Mortes, che è a circa 30 minuti da Saintes Maries.
    Il paese è all'interno delle mura medievali, abbiamo lasciato la macchina in un parcheggio a pagamento appena fuori le mura. Siamo saliti sulle mura (per i cittadini dell'UE minori di 25 anni è gratis), la vista è molto bella sia sulla città che verso l'esterno dove si trovano le saline di colore violetto (ancora meglio dalla torre). Ci siamo fermati circa un'ora e poi abbiamo raggiunto Nimes per trascorrere la notte. Nimes non mi è piaciuta molto, a parte l'arena mi è sembrata una città un po' priva di identità.

  4. Giorno 4

    Abbiamo raggiunto Carcassonne (è a 200 km da Nimes) spinti prevalentemente dal sogno infantile di visitare un castello. La vista lungo la strada per raggiungerlo è fantastica, il perimetro delle mura è enorme, imponente ed estremamente ben conservato (o ricostruito?). Una volta superate le mure però devo ammettere di aver percepito una certa delusione. L'interno è molto "normale", gremito di turisti che si affollano negli innumerevoli negozi di souvenir. Forse ci siamo lasciati un po' troppo trasportare dall'immaginario puerile del castello, ma l'atmosfera che si percepisce ha poco di medievale. Forse siamo stati un po' ingenui nell'immaginare un viaggio indietro nel tempo, però si poteva fare qualcosa di più per valorizzare il fascino del luogo, magari e soprattutto per i bambini (dentro e fuori). Siamo saliti anche sulle mura (anche qui gratis per i cittadini dell'UE minori di 25 anni), il panorama è carino ma non particolarmente degno di nota. In totale la visita dura circa 2 ore. Nonostante la delusione (e la scarpinata visto che l'hotel era parecchio distante), ci siamo tornati anche di sera per vedere le mura illuminate e ne è valsa la pena.

  5. Giorno 5

    Siamo partiti da Carcassonne per raggiungere Avignon (circa 250 km). Avignon è stata in assoluto la più grande delusione del viaggio: avevo grandi aspettative ma purtroppo la città mi è piaciuta ben poco, forse anche per colpa del cattivo tempo. Abbiamo fatto un giretto pomeridiano per il centro visitando il Palais de Papes (ingresso 9E con la riduzione studenti), il ponte e il giardino del duomo, ma proprio non mi ha colpito niente di questa città.
    La sera (alle 21:15 o alle 22:15) nel cortile del Palais de Papes fanno uno spettacolo di luci di circa 45 minuti (si chiama Les Luminessences de Avignon) in cui viene raccontata la storia della città e del palais, mi era stato consigliato ma non mi attirava particolarmente. Fortunatamente abbiamo deciso di andarci grazie allo sconto con il biglietto della visita diurna ed è stato molto bello, il gioco di luci è davvero affascinante, peccato che fosse solo in francese (in inglese lo fanno solo il lunedì, il mercoledì e il venerdì).

  6. Giorno 6

    Siamo partiti da Avignon per raggiungere Gordes, a circa 50 km. Si tratta di un villaggio medievale costruito sul fianco di una collina. Abbiamo lasciato l'auto in un parcheggio a pagamento appena fuori le mura (4E l'intera giornata) e ci siamo avventurati tra i vicoli in pietra.
    Il paese mi è piaciuto molto, probabilmente anche per il fatto che era mattina presto e non c'erano molti turisti. Da lì abbiamo raggiunto l'abbazia di Senanque tra le colline e i campi di lavanda (secchi purtroppo), ma non abbiamo potuto visitare l'interno perché vengono effettuate solo visite guidate in orari prestabiliti, ma vale comunque la pena vederla dall'esterno. Siamo poi andati a Roussillon (circa 10 km), un altro borgo noto per le cave di ocra. Il paese è molto bello per i colori accesi degli edifici, sicuramente vale la pena di visitare anche il Sentier des Ocres. Il prezzo d'ingresso è 2,5E e ci sono due percorsi, uno da 30 e uno da 60 minuti. Noi abbiamo fatto quello più breve, il primo tratto è molto bello e si vede quello che viene chiamato canyon provenzale, il tratto restante è nella pineta.
    Nel pomeriggio abbiamo poi raggiunto Sanary sur Mer (150 km), meta delle vacanze d'infanzia. Abbiamo trascorso quello che restava del pomeriggio al mare e la sera abbiamo visitato le bancarelle serali.

  7. Giorno 7

    Da Sanary abbiamo raggiunto Port Grimaud, una specie di Venezia di Francia. Le casette colorate a schiera sorgono tra i canali e ognuna ha ormeggiata davanti la propria barchetta (o yacht nel migliore dei casi). E' molto caratteristico passeggiare tra i canali, siamo saliti anche sulla torre e la vista che arriva fino a Saint Tropez è spettacolare. E' possibile anche girare tra i canali in barca (30 minuti 5E) o noleggiare delle barchette elettriche (molto più oneroso).
    Siamo poi partiti per Frejus. Avevamo intenzione di trascorrere un pomeriggio al mare ma alla fine non siamo potuti andare, abbiamo visitato il porto di sera, la passeggiata è stata piacevole ma non entusiasmante.

  8. Giorno 8

    Da Frejus abbiamo fatto ritorno in Italia facendo una tappa a Grasse. La città alta è molto carina, meno turistica di quanto mi aspettassi, anche lei ha vicoli tipici colorati e odore onnipresente di lavanda. In totale la visita è durata circa un'ora.

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