Un matrimonio in Grecia

Ho avuto la fortuna di vivere ad Atene per un breve periodo e per me tornare è sempre un immenso piacere.
A un visitatore distratto, Atene sembrerà una città brutta, nulla a che vedere con la splendida Roma. In effetti, l'errore più grande di chi si avvicina ad Atene è pensare di trovare la versione greca della Capitale D'Italia... Ma a un viaggiatore attento, che sa esplorare ed entrare nell'anima della città in cui si trova, Atene entrerà nel cuore, con la sua calma e il suo traffico intenso, con la sua passione per il caffè e il suo odore di cannella, col nuovo che abbraccia il vecchio, con la crisi che chiude i negozi ma mai i sorrisi della gente.
Quando la mia ex collega mi ha scritto per dirmi che si sarebbe sposata e avrebbe battezzato il suo bambino a Patrasso, l'idea di allungare il mio soggiorno in Grecia fermandomi ad Atene è stata immediata.

  • Il viaggio è durato 6 Giorni
  • Budget speso Da 1€ a 250€
  • Ho viaggiato Con la famiglia
  • Continenti visitati: Europa
  • Stati visitati: Grecia
  • Viaggio fatto in estate
  • Scritto da Ilaria Sodini il 06/03/2020
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  1. Giorno 1

    Partiamo da Roma Cimapino all'alba per raggiungere l'aeroporto di Atene nelle prime ore del mattino. Da qui, l'autobus espresso ci porta in centro, a piazza Syntagma, in meno di un'ora. Ci fermiamo a prendere un caffè in un bar di via Ermu e poi, passando per Monastiraki e via Atene, raggiungiamo Omonia dove si trova il nostro albergo. Omonia ha la nomea di essere un'area malfamata, ma il 90% degli alberghi del centro si trova qui, dalle catene internazionali alle pensioni locali. Prendiamo possesso della nostra stanzetta e usciamo per una passeggiata in centro. Da Monastiraki vediamo la biblioteca di Adriano e passeggiamo verso Thissio dove ci fermiamo per pranzare con un gelato e poi proseguiamo salendo verso l'acropoli. Costeggiando l'Odeon ci incamminiamo verso il museo dell'acropoli e ci fermiamo per un frappè, una bevanda fredda simile al nostro caffè shakerato. Da qui proseguiamo fino a tornare a piazza Syntagma e, dopo aver visto l'affascinante cambio della guardia al milite ignoto, ci addentriamo nei Giardini Nazionali. I giardini nazionali di Atene sono un tripudio di natura che nasconde al proprio interno un parco giochi attrezzato per bambini di diverse età, in cui perdiamo un paio d'ore. Usciamo e ci dirigiamo a Plaka, cuore turistico della città ma non solo. Qui, in una traversa che sale verso Anafiotika, si trova una locanda greca non ancora presa d'assalto dalla folla turistica e con pochi euro, ceniamo.
    Rientriamo in albergo a piedi, attraversando in tutta tranquillità piazza Omonia di notte.

  2. Giorno 2

    Avendo vissuto ad Atene, sono lontana dai soliti giri turistici e dalla visita dei monumenti, anche se ammetto che giro per la città portando con me una mappa tascabile. Quindi, decidiamo di dedicare il secondo giorno al mare. Raggiungiamo Neo Faliro in circa 40 minuti utilizzando il tram per Voula che parte da piazza Syntagma e ci fermiamo nella spiaggia attrezzata di un albergo, dove con E10,00 prendiamo un ombrellone per l'intera giornata. Passiamo una serena giornata in spiaggia, godendoci l'eccellente servizio del bar che, senza maggiorazione, ci serve direttamente all'ombrellone e giocando con la sabbia e con le onde. Al rientro, prima di riprendere il tram, ci fermiamo al parco giochi affacciato sul mare, dove passiamo una buona oretta.
    Rientrati in città, prendiamo la metropolitana blu per Keramikos e andiamo a cena in un localino che prepara ottimi souvlaki. La gentilezza del personale dei ristoranti greci è stupefacente: il cameriere ci avvisa che stiamo ordinando troppe cose e che sarebbe uno spreco, sia di soldi che di cibo!
    La zona di Gazi offre locali notturni e intrattenimenti di ogni tipo, ma viaggiando con una bambina piccola decidiamo di tornare in albergo dopo cena.

  3. Giorno 3

    Optiamo anche oggi per una serena giornata di mare! Raggiungiamo Voula e ci fermiamo in uno stabilimento balneare che per E5,00 ci offre un ombrellone in prima fila con servizio bar. Passiamo la giornata passeggiando sulla spiaggia e facendo il bagno e a metà pomeriggio rientriamo in centro. Da piazza Syntagma passeggiamo verso Accademia e da qui ci addentriamo dentro Exarchia. La zona anarchica della città, piena di centri sociali occupati, dove ancora si vendono sigarette di contrabbando e l'aria profuma di marjuana. Dopo aver girovagato un po' stra scalinate e viuzze, decidiamo di raggiungere Psirrì per strade non turistiche e ci fermiamo a mangiare pesce in una locanda. Porzioni generose e prezzi irrisori.
    Dopo cena, con la bambina addormentata nel passeggino, passegiamo fino a Keramikos per poi rientrare in metropolitana ad Omonia.

  4. Giorno 4

    Da Omonia raggiungiamo il porto del Pirreo utilizzando la metro verde (il viaggio dura circa mezz'ora). Qui prendiamo il traghetto per Eghina e trascorriamo la giornata sull'isola. A meno di 5 minuti a piedi dal porto si trova spiaggia colonna, aimé priva di qualsiasi attrezzatura. Ma il mare che riserva vale la pena. In nessun luogo mi è mai capitato di poter vedere i pesci nuotarmi davanti a 20 metri dalla riva!
    Rientriamo nel tardo pomeriggio e ci fermiamo a cena a Plaka in un ristorante turistico.

  5. Giorno 5

    Partiamo la mattina da Omonia e raggiungiamo l'aeroporto dove noleggiamo un'auto per poi dirigerci a Patrasso. Il viaggio non è cortissimo ma reso agevole dalla nuova autostrada. Arriviamo a Patrasso nel pomeriggio e ci fermiamo in albergo per cambiarci e andare al matrimonio-battesimo, fortunatamente in una chiesa cattolica apolistica (i riti greco-ortodossi sono lunghissimi rispetto a quelli romani).
    Concluso il matrimonio, ci spostiamo per la festa in un paesino a circa mezz'ora da Patrasso, dove godiamo di uno scenario meraviglioso: in questa zona del Peloponneso il mar Ionio sembra un fiordo e le luci del tramonto rendono tutto ancora più suggestivo.

  6. Giorno 6

    La mattina decidiamo di rientrare verso Atene, visto che la sera avremo avuto il volo di rientro. Il caldo estivo ci spinge a non visitare Patrasso o Corinto ma a raggiungere Glyfada per un ultimo bagno nel mare Egeo. Da lì, pochi minuti di auto ci portano all'aeroporto per il nostro volo di rientro verso Roma.

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