ZANTE, L'ISOLA CROMATICA

Il nostro caro Foscolo aveva ragione ad aver nostalgia delle sue “sacre sponde”. Ne ho adesso anche io, benche' siano solo pochi giorni che I miei occhi non vedono piu' quei colori pazzeschi.
Ebbene si, quello che ricordero' di piu' di questa isola saranno I suoi colori, il suo mutare alle varie ore del giorno e come le luci del tramonto facciano esplodere tutti I colori della mia anima.

  • Il viaggio è durato 6 Giorni
  • Budget speso Da 501€ a 1.000€
  • Ho viaggiato Con gli amici
  • Continenti visitati: Europa
  • Stati visitati: Grecia
  • Viaggio fatto in estate
  • Scritto da Simona Sent il 25/09/2019
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  1. Giorno 1

    Sinceramente parlando, il primo giorno sull'isola non mi ha cosi tanto colpito, mi aspettavo sinceramente di piu' nonostante Porto Zoro e Porto Azzuro non siano cosi male. Spiaggia molto lunga, mista di sabbia e sassi, attrezzata a prezzi rispettabilissimi, con faraglioni disposti in modo tale da formare delle piscine naturali a confine con una montagna di argilla che permette di fare fanghi naturali. Porto Azzuro, molto piu' di livello, con location fronte faraglioni, e' anche utilizzato per matrimoni ed offre anche un' insalata greca con materie prime di eccellenza. Il pomeriggio ci siamo spostate di qualche kilometro a sud per andare nella zona Banana beach, la piu' grande spiaggia dorata dell'isola, vicino Vassilikos. Immersa in un ambiente naturale ha molti lidi attrezzati tale da renderla perfetta per famiglie. In orario aperitivo facile trovare dj set.
    Siccome la filosofia di viaggio per me e le mie amiche e' godere del posto il piu' possibile e quindi tirare la giornata, ci siamo spinte fino alla spiaggia all'estremo sud dell'isola. Gerakas beach e' una spiaggia molto affascinante che ci ha risvegliato dal torpore della giornata. un colpo d'occhio su questa lunga spiaggia che muore a ridosso di un promontorio di argilla che si getta direttamente in mare. parte della spiaggia non accessibile poiche' nel periodo estivo questa zona protetta del parco marino e' scelta dalle tartarughe caretta caretta per la riproduzione e deposizione delle uova. Si possono infatti notare molte gabbiette a protezione delle uova in attesa della schiusa e della corsa delle piccoline verso il mare. Proprio a protezione di questa specie, la spiaggia non e' accessibile dal tramonto all'alba e anche l'aeroporto, che si trova li vicino , rispetta questa organizzazione. In questa spiaggia ci siamo godute il primo colore del tramonto confuso col mare cristallino.
    Non contente e piene di carica che solo paesaggi incantati possono dare, abbiamo preso la strada per Dafni beach. Anch'essa fa parte del parco marino protetto difatti , arrivate alla taverna Porto Mela, un altro colore ci ha accompagnate. Il colore della notte schiarito dalla luce delle stelle. abbiamo dovuto mangiare con la luce naturale della notte ed il riflesso di una luce proveniente dalle cucine della taverna. Una sensazione pazzesca, il rumore del mare, la consapevolezza che da li a breve qualche caretta caretta avrebbe deposto le sue uova, a pochi metri da noi magari una nuova vita avrebbe cercato le sue acque di origine ed un odore di pesce fresco sulla brace che ha poi deliziato le nostre papille gustative.
    A mezzanotte siamo tornate in hotel a Zante stanche e con I sensi completamente appagati. Zacinto si era ripresa alla grande e noi eravamo curiose a questo punto di scoprirla.

  2. Giorno 2

    Come tutti I giorni a seguire la nostra mattina inizia con un'abbonadante colazione all'hotel Yria di Zante, posizione strategia, due passi dal mare e dal centro ma fuori dalle vie piu' caotiche. Dal breafing mattutino sono state ben definite le 5 giornate successive in modo tale da poter visitare il piu possibile. La destinazione scelta per la seconda giornata e' la costa nord-est. Passaggio ad Alikes e poi su verso Xigia gustando dei vari panorami. Questa parte di costa e' molto bella, composta da due separate spiaggie di sabbia e ciottoli, una piu' accessibile con dei gradini e la possibilita' di prendere uno dei pochi lettini a disposizione e l'altra piu' difficile da raggiungere e per questo spesso semi deserta. La caratteristica principale e' la sorgente di acqua sulfurea che sgorga dalla roccia direttamente in mare, raffredda le acque, donando al luogo un afrore di zolfo. I colori spaziano dall'azzurro intenso che a tratti si unisce allo zolfo divenendo apparentemente torbido, allo smeraldo della spiaggia a fianco con il riflesso delle piante di Mirto. La nota dolente e' che avendo vicinissimo delle grotte c'e' un via vai di barche e barconi turistici in visita. Dopo esserci rifocillate al bar/ roulotte in cima agli scalini (altra caratteristica dell'isola e' la forte presenza di roulotte riqualificate a bar), ci dirigiamo ancora piu' a nord, verso Agios Nicholaos nella speranza di fare un giro in barca. Lungo la strada, precisamente alla spiaggia di Makris Gialos, anticipiamo la contrazione dei nostri posti in barca ed otteniamo, per 20 euro, un bel giro di 3 ore alle blue caves e Navagio beach. A quel punto ci fermiamo per un bel bagno rigenerativo nell'attesa delle 3pm. Lo spettacolo che ci accompagna verso la spiaggia del relitto non e' affatto nelle nostre aspettative. Superiamo Cape Skinari (estremo nord dell'isola) lasciamo il colore blu intenso per navigare in parallelo con delle scogliere pazzesche, ricche di vegetazione, prevaletemente varie specie di pino marino. Faccio vari video perche' le foto non rendono la bellezza dei colori. Il nostro capitano ci fa entrare in una piccola grotta azzurra i cui colori non hanno a che invidiare ad altre "colleghe" piu' famose. Continuiamo la navigazione e costeggiamo scogliere bianchissime e bellissime spiaggette isolate dove, di tanto in tanto, qualche fortunato riesce a fermarsi con la propria imbarcazione privata a fare un bagno in pace. L'aspettativa per la nostra meta si alza sempre piu', il turchese si intensifica e ci da ragione , la baia del Navagio venendo da nord prensenta prima una scogliera calcarea bianchissima ed una piccola spiaggia di ciotoli bianchi ed il turchese del mare si apre alla vista di una spaziosa piaggia e un relitto all'orizzonte. Il colpo d'occhio e' stupendo ma purtroppo le eccessive barche in visita con turisti, non ci fanno godere a pieno dello splendore del posto. Al tramonto ci rifaremo con la visita della spiaggia dall'alto.
    Dopo un po' di relax ed un bagno il capitano muove diretto verso nord, alle blue caves. Arriviamo con il sole gia' basso e quindi un colore delle acque piu' intenso ma talmente trasparente da permetterci la vista dei fondali e dei pesci. Le grotte ed i suoi archi natuali sono stupende e noi nuotiamo e ci tuffiamo con soddisfazione. Torniamo a riva verso le 18,30 ancora una volta soddisfatte.
    Come accennato prima non ci piace farla facile, al che ci cambiamo in auto velocemente e ci dirigiamo verso Shipwreck View Point, passando quindi dalla costa orientale a quella occidentale, la costa dei tramonti. Arrivati al monastero di San Giorgio delle Rocce si prende in discesa l'unica via disponibile (a volte non accessibile alle auto e quindi da fare un lungo tratto a piedi) fino ad un balconcino metallico che fa sporgere proprio sopra il relitto. Per I piu' audaci alla destra di questo balconcino c'e' una stradina nella scogliera, non ufficiale, che porta proprio alla punta estrema con un'ampia panoramica della baia. I colori che si sono sprigionati sono stati esilaranti ed ho anche qualche difficolta' ad esporli. So solo che una energia pazzesca si e' impossessata di me anche grazie ad un tramonto pazzesco, il tutto rinfrescato da un bel grecale.
    Arrivate alla macchina era gia' buio e raggiungere il ristorante che avevamo scelto per cena non e' stato cosi' facile. Il coast to coast serale devo dire mi ha messo a dura prova. Il navigatore ci ha fatto fare molte vie interne che hanno accentuato la stanchezza della giornata. Per fortuna il ristorante To Pirounaki ci ha deliziato con ottimi antipasti e una grigliata di carne deliziosa a soli 15 euro , bevande comprese.

  3. Giorno 3

    Visto il tour de force dei due giorni precedenti, abbiamo preferito scegliere un luogo abbastanza vicino tale da permetterci un po' di relax. Abbiamo scelto la zona di Laganas. Molto fuori target per noi, popolata per la maggior parte da ragazzi per il grand numero di locali e svaghi presenti in zona. La nostra destinazione precisa e' stata Cameo island (Agios Sostis), piccolo isolotto collegato alla terraferma da un pontile e accessibile con il pagamento di 5 euro. Suggestivo il beach club, scavato nella roccia a forma di ferro di cavallo che sventola, tra i due lembi, grossi teli bianchi, in contrasto con i colori della vegetazione e con il mare cristallino. All'ingresso viene scattata una foto ai visitatori che la si trovera' all'uscita stampata in un portachiave ricordo. Nella piccola spiaggia a disposizione sedie da regista. Due le caratteristiche principali: una e' che puoi farti il bagno con le tartarughe, molto numerose nella zona e l'altra che la location e' una delle preferite per matrimoni.
    Essendo il giorno di San Dioniso, Santo Patrono di Zante, nella serata ci sarebbe stata la processione ed i fuochi di artificio. Per tale motivo abbiamo deciso di visitare un altro posto vicino a Zante per poi tornare in hotel e prepararci per la cena.
    Tsilivi beach, poco distante dalla capitale, posto molto piu' curato rispetto agli altri visitati. Una lunga spiaggia di sabbia con vari stabilimenti attrezzati e sport acquatici. Acqua che degrada lentamente di color turchese cristallino ma ovviamente e' sempre una mare con sabbia.
    Dopo una doccia siamo andati a mangiare alla taverna Akrotiri, una taverna tradizionale, con un porticato circondato da piante di uva, che vuole trasmettere le proprie tradizioni. Grandi vassoi con antipasti a scelta da condividere e un ottimo maialino a cottura lenta, prezzo 18 euro. Dal paesino di Bohali, con panorama mozzafiato su Zante, siamo riuscite a vedere i fuochi d'artificio ed abbiamo finito la serata tornando in citta' ed onorando la statua del nostro caro Ugo Foscolo ed il monumento dove sorgeva la sua casa natale.

  4. Giorno 4

    Gli ultimi due giorni avranno come protagonista l'estremo sud.
    Il quarto giorno siamo andate alla Keri beach alle pendici di capo Marathia di fronte all'isola di Marathonissi. Spiaggia in ciottoli con alcuni pini marittimi ed al massimo due file di ombrelloni: due lettini ed ombrellone 10 euro. Il paesino di Limni Keri si popola al calar della sera rimpiendo le numerose taverne.
    Bellissima anche la vicina Marathia beach, un pochino meno comodo raggiungerla ma I colori del calar del sole vi ripagheranno di tutto. Attrezzatevi bene perche' ci sono pochissimi ombrelloni e lettini e non ci sono punti di ristoro.
    Dopo un meritato relax, saliamo in macchina direzione Lighthouse taverna, dalla quale, prenotando un tavolo o consumando un drink, potete ammirare in esclusiva i faraglioni di Zante (Myzithres). Mozzafiato l'ingresso alla taverna perche' non ti aspetti di vedere un tale spettacolo. Dopo momenti di incanto e aver perso gli occhi in acque "caraibiche", ci spostiamo di pochi metri, fino al faro, dove per entrare nella scogliera ed attendere il tramonto stile Ibiza, occorre obbligatoriamente consumare in un check point ossia un bar/ roulotte. Le foto scattate sono bellissime ma quelle del tramonto rimangono impresse nei nostri occhi. Per finire la serata si cena a Keri beach, in una taverna tipicamente greca, complicata da trovare, che di nome fa "Finale", gestita da una coppia di innamorati un po' avanti di età, un pesciolino alla griglia di tutto rispetto con contorni vari e con un conto nella media di Zante (meno di 15 euro a persona).

  5. Giorno 5

    Se dovessi dare un titolo alla giornata sarebbe "tutti i colori della natura". Eh già, dopo il solito briefing mattutino, ci dirigiamo alla volta dei fiordi di Porto Limnionas e Porto Roxa. Due meravigliosi piccoli fiordi in cui il mare è di una trasparenza unica e la vista spazia sull'infinito blu del mare con piccole grotte e piscine naturali. Ci facciamo un bagno nel piccolo fiordo tra le rocce con un'acqua che passa dal cristallino allo smeraldo. Il consiglio e' di andare presto per accaparrarsi i pochi lettini disposti nelle terrazze sulla roccia e frontali alla taverna titolare. Rimanere in basso sulle rocce è complicato. Dopo un bagno siamo spostati nella vicina Porto Roxas, comoda per chi vuole riposarsi una giornata in lettini, anche matrimoniali e a dondolo, da prendere gratuitamente e accesso al mare con trampolino e scalette. Unico vincolo consumare alla taverna alle spalle della spiaggia.

  6. Giorno 6

    Si torna nuovamente a Keri dove abbiamo preso un barchino che, a 15 euro a persona, ci ha portato a visitare l'estremo sud. Da Cameo Island, purtroppo ci siamo trovate in una riunione di barchini turidtici intenti a rompere le scatole all'unica tartaruga della baia, a a Maratonissi island per un bagno spettcolare in acque caraibiche. Poi dirette alle variegate e superlative Keri Caves.
    Non ci sono parole giuste per descrivere ma se potessi dare un voto il 10 e lode lo darei senza dubbi.
    La taverna tipica questa sera ci porta a Kalamaki, taverna Michaelo's, antipasti, pesce alla griglia 15 euro.

    Kalispera.

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