Il mio viaggio in Namibia

Il mio viaggio con destinazione Namibia è cominciato l’otto agosto ed è durato fino al diciannove agosto 2019. Partenza da Napoli-Capodichino per Francoforte alle ore 13,00 (volo Lufthansa), coincidenza per Windhoek alle ore 20,00 (volo Air Namibia). A Francoforte, il volo per Windhoek subisce un’ora di ritardo senza motivo. Ci imbarchiamo e notiamo subito che non c’è possibilità di utilizzare i monitor per guardare un film (il viaggio è lungo). L’unico modo è collegarsi con il wi-fi e guardare il film su cellulare. Mi connetto ma la scelta dei film è assolutamente ridicola (ovviamente non c’è in lingua italiana).

  • Il viaggio è durato 12 Giorni
  • Budget speso Più di 2.000€
  • Ho viaggiato In coppia
  • Continenti visitati: Africa
  • Stati visitati: Namibia
  • Viaggio fatto in estate
  • Scritto da Oriente Capozzi il 30/08/2019
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  1. Giorno 1

    Arriviamo a Windhoek alle 7,30 del 9 agosto. All'aeroporto troviamo il nostro driver e guida assegnatoci dal tour operator Ti.Es.Bi di Milano, che opera in Namibia con la Namibia Travel Connection. A Windhoek alloggiamo all'hotel Avani, situato in Independence Avenue, la strada principale della capitale. L'albergo è ottimo, Windhoek non offre molto: abbiamo passeggiato su è giù per Independence Avenue, visitando la Chiesa Evangelica Luterana in cima a Fidel Castro Street. Deviamo per Post Street Mall (una traversa di Independence Avenue) e troviamo al centro della piazza i meteoriti di Gibeon, caduti nella parte meridionale del paese nel 1838.
    Ceniamo in albergo (ristorante, peraltro, ottimo) ed il giorno dopo (10 agosto) siamo pronti a partire con un minibus, insieme agli altri compagni di viaggio (in tutto siamo otto compreso il driver-guida). Il minibus, alla fine del viaggio, si rivelerà inadeguato allo stato della strade sterrate della Namibia, tanto da guastarsi mentre ci dirigevamo verso il Twyfelfontein Lodge (una ruota è fuoriuscita dall'asse e siamo stati costretti a viaggiare tutti seduti a sinistra del mezzo per non caricare il lato destro dove c'era la gomma fuoriuscita dall'asse). E' vero, come ha risposto l'addetto della Ti.Es.Bi, che noi avevamo pagato per avere un minubus e non un fuoristrada, ma un tour operator serio avrebbe avuto il dovere di avvertire i clienti dello stato della strade (la maggior parte sterrate e piene di dislivelli) per mettere in grado il viaggiatore di poter scegliere un mezzo più comodo e meno rischioso (pagando anche di più).

  2. Giorno 2

    La prima tappa è verso sud, il deserto del Kalahari con l'Intu Africa Kalahari Game Riserve (250 km), riserva naturalistica, nella quale partecipiamo ad un safari naturalistico su jeep scoperte nella zona desertica del Kalahari. Avvistiamo orici, springbok, giraffe e zebre. Molto gradevole è la sosta in cima ad una duna per un'aperitivo con vista sulle splendide dune rosse. Molto bravo e gentile la guida locale, un ragazzo del posto. Alloggiamo al Suricate Lodge composto da bungalow tendati, spartani, ma comunque abbastanza confortevoli (c'è anche la piscina). Il pranzo e la cena sono nella media.

  3. Giorno 3

    Domenica 11 agosto dal deserto del Kalahari ci spostiamo verso ovest alla volta del deserto del Namib per un totale di 350 km. Alloggiamo in uno splendido lodge (che consiglio assolutamente): il Sossusvlei Lodge. Cucina, accoglienza e location ottime. L'unico appunto è, che se vuoi l'asciugacapelli, devi chiederlo alla reception, pagando una cauzione.

  4. Giorno 4

    Lunedì 12 siamo pronti per visitare il Deadvlei e le dune di sabbia. Il Deadvlei è una sorta di conca di argilla bianca situata all'interno del Parco Namib-Naukluft in Namibia. Il suo nome significa "palude morta". Proseguiamo la visita alla volta delle dune di sabbia, tra cui la famosa duna 45 che non è la duna più alta (che è la big daddy), ma che è altrettanto bella e suggestiva.

  5. Giorno 5

    Martedì 13 ripartiamo alla volta di Swakopmund, per un totale di 390 km, ma prima facciamo una deviazione per andare a vedere la Welwitschia Mirabilis, una pianta unica del Namib: uno degli esemplari ha, addirittura, 1500 anni d'età.
    Arrivati a Swakopmund pernottiamo all'Hansa Hotel che è il più raffinato e vecchio hotel di tutta la Namibia. L'edificio è del 1905. Si respira un'atmosfera di altri tempi. Il ristorante è abbastanza buono.

  6. Giorno 6

    Il giorno dopo 14 agosto, il programma prevede una gita in catamarano nella Walvis Bay ed un giro a Sandwich Harbour con mezzi 4X4.
    Il tempo è inclemente, partiamo con un'ora e mezza di ritardo. Il catamarano non era prontamente disponibile per un guasto. Il driver-guida, anziché darsi da fare per accelerare i tempi, pensa solo a sorridere in maniera sorniona (secondo lui), senza fare alcunché. Finalmente riusciamo ad avere la barca, ma solo grazie all'intervento di uno dei componenti del gruppo. Il viaggio in mare si svolge nella nebbia fitta. Sul catamarano sale una foca che, adusa ai turisti, viene nutrita con del pesce.
    Riceviamo anche la visita dei pellicani, mentre arriviamo ad una spiaggia dove ci sono numerosissime foche.
    Rientriamo a Walvis Bay, in attesa di salire sulle 4X4 per recarci a Sandwich Harbour per ammirare le famose dune sull'oceano. Ma anziché salire su due auto (previste e pagate), siamo stati costretti a stiparci in un'unica 4X4 (siamo in sette, ivi compreso il driver e la cd. guida che si accomoda sul sedile centrale tra me ed il mio compagno). Durante il tragitto veniamo sballottati di qua e di là, ma, attesa la mole della cd. guida, il viaggio non è certo piacevole, tanto che il mio compagno, giustamente, protesta, sia pure veementemente, per tale spiacevole situazione. La guida si accomoda davanti, lasciando il posto ad un altro componente del gruppo molto più magro. Finalmente riusciamo ad arrivare alle dune ed è uno spettacolo eccezionale. Con la 4x4 ci lanciamo dalle dune e risaliamo rapidamente, percorrendole in lungo ed in largo, per poi fermarci per un aperitivo. Rientriamo a Swakopmund troppo tardi per poter visitare la città anche a causa del ritardo nell'imbarcarci sul catamarano (di fatto non abbiamo visto nulla, ed è un peccato perché dalle foto sembrava molto carina). La cd. guida, al rientro in albergo, sbotta in una reprimenda, minacciando il mio compagno di lasciarlo per strada, se si fosse comportato un'altra volta come allorquando ha protestato per il mancato utilizzo del secondo fuoristrada.

  7. Giorno 7

    Il giorno successivo, 15 agosto, ripartiamo alla volta del Damaraland, per un totale di 350 km, dove alloggiamo al Twyfelfontein Lodge, location molto suggestiva tra le rocce rosse del Damaraland, dove visitiamo le pitture rupestri, una catena montuosa chiamata la Montagna bruciata e le Canne d'organo, una formazione geologica.
    A mio parere, la sosta, sia pure in un lodge molto bello, non ne valeva la pena, atteso che tranne, forse, le incisioni rupestri, le altre due formazioni geologiche non rivestono grande interesse. Forse perché l'atmosfera si è ormai deteriorata per la discussione con il driver-guida, il viaggio prosegue in un clima di tensione.

  8. Giorno 8

    Il giorno dopo, 16 agosto, partiamo alla volta dell'Etosha National park, percorrendo 400 km. Prima di arrivare all'Etosha ci fermiamo all'Omapaha Himba Village, dove vive il popolo degli Himba.
    Qui ci vengono spiegate, da una guida locale, le usanze e la storia di questo popolo che immortaliamo in numerose fotografie.
    Nel tardo pomeriggio arriviamo all'Etosha, dove soggiorniamo presso l'Okaukuejo Resort.
    Il lodge è molto spartano, il cibo è scadente, si paga anche il wi-fi.

  9. Giorno 9

    Il giorno successivo, 17 agosto, effettuiamo la visita dell'Etosha, dove abbiamo modo di vedere elefanti, zebre, orici, giraffe e leoni. Francamente un giro dalle 8,30 del mattino fino alle 17,00 con una sosta per il pranzo in un posto per "turisti", mi pare eccessivo. L'Etosha, a mio parere, non merita tutto questo tempo, bastano 3-4 ore.

  10. Giorno 10

    L'ultimo giorno, 18 agosto, partiamo alla volta di Windhoek dove soggiorniamo presso il N/a'an Ku Se Lodge. E' il lodge migliore fra tutti quelli visitati nel corso del viaggio. Arredamento super chic ma assolutamente naturale, spazio enorme, terrazzino sul quale la mattina ha fatto capolino una scimmietta con il suo piccolo. Qui facciamo un giro in jeep all'interno della riserva naturale nel quale è situato il lodge, ed incontriamo il re leone, le leonesse, i ghepardi ed i leopardi, oltre le giraffe, gli orici ed i facoceri.

  11. Giorno 11

    Purtroppo, ci comunicano che il nostro volo Air Namibia del 19 agosto sera per Francoforte è stato spostato senza motivo al giorno successivo alle ore 8 del mattino. Il 19 siamo costretti a recarci comunque in aeroporto per ricevere da Air Namibia il voucher per il pernottamento a Windhoek, a causa della cancellazione del volo. Allo sportello una sgarbatissima impiegata ci risponde di passare alle 16,00 (siamo arrivati in aeroporto alle 11,30), mentre la cd. guida ci molla in aeroporto, senza aiutarci in alcun modo. Apprendiamo, poi, da altri passeggeri imbarcati sul nostro volo che la loro guida non solo li ha aiutati contattando direttamente Air Namibia, ma li ha accompagnati direttamente nell'albergo individuato dalla compagnia aerea.

    Morale della favola: la guida mandata dalla Ti.Es.Bi si è rivelata non solo poco attenta e svogliata nelle spiegazioni, ma anche maleducata e strafottente, lasciandoci soli a risolvere il problema. Il giorno successivo, ci siamo recati all'alba in aeroporto, ma ivi giunti apprendiamo con sgomento che il volo parte alle 9,30 anziché alle ore 8,00: anche in tal caso Air Namibia non fornisce spiegazioni circa lo spostamento dell'orario di partenza.
    Presi dal panico, ci siamo rivolti alla nostra agenzia di Napoli che, dato lo spostamento dell'orario del volo, ci ha inviato le carte di imbarco del volo per Francoforte-Napoli. Il breve lasso di tempo tra i due voli, a causa del ritardo di Air Namibia, avrebbe potuto seriamente compromettere la possibilità di poter imbarcarci sul volo per Napoli, con la conseguenza di dover restare un'altra notte a Francoforte.
    Fortunatamente ce l'abbiamo fatta, ma con margine minimo, attesi i controlli dei passaporti e di sicurezza.

  12. Giorno 12

    Concludendo: sconsiglio vivamente Air Namibia, compagnia inaffidabile, ed il tour operator Ti.Es Bi che ci ha mandato una guida che, più che tale, era solo un driver maleducato.
    Se avete la voglia di organizzare, consiglierei di programmare tutto da soli, avendo cura di studiare bene gli itinerari e le tappe, di munirsi di un satellitare e di informarsi della dislocazione sul territorio di distributori di benzina.

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