Giordania, la perla del Medio Oriente

Non esiste un modo adeguato per introdurre la Giordania o in generale le esperienze che puoi vivere nel Medio Oriente. Certe emozioni le capisci solo se le provi...Posso solo dirvi con certezza, che una volta che proverete gli stessi sentimenti che ho provato io, non sarete più le stesse persone. Questo non capita per ogni viaggio. Almeno non a me. E' vero che ogni tour nel mondo, può insegnarci qualcosa di nuovo, anzi deve! Tuttavia ci sono viaggi che ti smuovo qualcosa dentro, come è successo a me per la Giordania.

  • Il viaggio è durato 3 Giorni
  • Budget speso Da 501€ a 1.000€
  • Ho viaggiato In coppia
  • Continenti visitati: Asia
  • Stati visitati: Giordania
  • Viaggio fatto in inverno
  • Scritto da Selena Gherardi il 28/12/2018
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  1. Giorno 1

    Siamo arrivati ad Amman prestissimo. Eravamo sfatti ma felici. Non vedevamo l'ora di vedere una delle sette meraviglie del mondo moderno e di provare tutto ciò che avevamo programmato. Dopo aver esibito il Jordan Pass, abbiamo rintracciato il nostro autista per farci scortare subito al mar morto. (Il Jordan Pass è un foglio che comprende il visto e l'ingresso gratuito alle principali attrazioni. Se volete entrare a Petra più di una volta il Pass costerà di più. E' necessario dormire almeno 3 notti consecutive per poterlo richiedere ed è la cosa più conveniente da fare per visitare il paese. Si può richiedere online e in meno di due minuti riceverlo via mail...ovviamente stampatelo) Non potevo perdermi un'esperienza del genere; galleggiare con un libro in mano è una cosa pazzesca! Quasi non riesco a spiegarvi la sensazione...è stato come sentire un mano da sotto l'acqua, che mi sorreggesse senza problema la schiena. E' stato bellissimo e sono rimasta in zona circa 3 ore per fare foto e video. Non ho potuto fare i fanghi perché non avevo contanti e per acquistare una scatolina servivano circa 3 JD a persona. Dopo esserci fatti una doccia, perché il fastidio del sale addosso è indescrivibile, siamo partiti per Wadi Musa, la cittadina vicina a Petra, dove avevamo il nostro hotel. La sera dopo esserci sistemati siamo andati a mangiare un Kebab al pollo e siamo crollati da sonno. L'indomani ci saremmo alzati alle 5 per arrivare a Petra prima dell'alba.

  2. Giorno 2

    Alle 6 eravamo già davanti all'ingresso della strada sterrata che precede il Siq. Una volta passati i controlli ci siamo incamminati ed è stato spettacolare osservare le caverne, templi antichi corrosi dal tempo e i canyon colpiti dalla leggera luce dell'alba. Prima di arrivare al Siq, la strada che porta direttamente al tesoro, siamo stati fermati da una guida che insistendo ci ha convinto a fare un percorso alternativo, anche se più lungo e più pericoloso. Invece che arrivare al tesoro dal Siq, ci siamo arrivati dall'alto. Non c'era nessuno ed è stato speciale. Una bella avventura anche se non la consiglio a chiunque. La strada era pericolosa, in alcuni punti scivolosa e non c'erano appoggi. Abbiamo letteralmente scalato a mani nude le pareti dei canyon per la maggior parte del tempo. La guida lavorava per il governo ma ovviamente per il trekking di due ore ci ha chiesto una mancia. Gli abbiamo dato 100 euro ma potevamo dargliene tranquillamente la metà. Una volta fatte tutte le foto dall'alto siamo scesi e ci siamo goduti Petra dal basso, facendo tante foto con i cammelli e con i beduini. Per tornare a Wadi Musa, siamo passati finalmente dal Siq ed è stato spettacolare. Ci siamo addormentati presto perché l'indomani ci aspettava un'altra alzataccia per raggiungere il Wadi Rum con l'autobus che avevamo prenotato grazie all'albergo.

  3. Giorno 3

    Dopo essere stati prelevati dal minivan ci siamo diretti nel deserto rosso della Giordania, dove ad attenderci c'era il nostro caro Harb, il proprietario del nostro campo tendato. Era tutto molto pulito, compresi i bagni. Dopo pochi minuti eravamo immersi nel deserto con un suo dipendente, che guidava la jeep a tutta velocità fra rocce e piccole dune. Un tour favoloso alla scoperta di tutti i tesori che il deserto può donare. Abbiamo visitato la presunta casa di Lawrence d'Arabia e la sua fonte, in cui è inciso il suo volto. Abbiamo bevuto il té con i beduini nel deserto e scalato il canyon Jabel Burdah, facendo la foto sulla passerella più alta di tutto il Wadi Rum, siamo andati a vedere la roccia a forma di fungo e abbiamo passeggiato a piedi nudi. E' stato spettacolare. Tutto quanto. La ciliegina sulla torta ovviamente è stata la cammellata durante il tramonto. Si è conclusa al chiaro di luna e sotto un cielo stellato che non dimenticherò mai, come non dimenticherò mai l'emozione di distendermi su un lungo e morbido cuscino guardando il cielo più bello che io abbia mai visto.

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