Nel cuore delle Fiandre: Bruxelles, Gand, Bruges, Lovanio, Mechelen

Le prime considerazioni da fare sono quelle inerenti al volo e all’hotel prenotati. Data la nostra incertezza riguardo la possibilità di poter realmente partire abbiamo deciso di risparmiare sui voli ( 30 € a/r) optando per l’arrivo a Charleroi (scalo di Bruxelles Sud) distante circa 40km dalla capitale belga, così da garantirci nel peggiore dei casi una perdita minima di denaro. A questi vanno aggiunti i 28 € di biglietto a/r per la navetta Flibco , (1 ora cira dall’aeroporto al centro di Bruxelles) acquistabile sia online che in loco. Consigliamo quindi di fare bene i conti a chi è indeciso tra i due scali. L’alternativa è ll meno economico ma più comodo aeroporto di Brussels Zaventem.

Visti i pochi giorni a disposizione e le molte cose da vedere abbiamo scelto un hotel a Bruxelles che ci consentisse di spostarci in giornata da una città all’altra. Ciò nonostante per sole questioni di tempo e comodità abbiamo dovuto escludere Anversa dal nostro itinerario iniziale,non senza estremo dispiacere.

Pensare di vedere tutte le maggiori città delle Fiandre in meno di 4 giorni è impossibile!!

Un’altra considerazione da fare è che abbiamo deciso di precluderci la visita ad ogni tipo di museo così da poter raggiungere il maggior numero possibile di città.

  • Il viaggio è durato 4 Giorni
  • Budget speso Da 251€ a 500€
  • Ho viaggiato In coppia
  • Continenti visitati: Europa
  • Stati visitati: Belgio
  • Viaggio fatto in autunno
  • Scritto da Presoingiro il 14/12/2018
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  1. Giorno 1

    Dall'aeroporto all'hotel

    Avendo già prenotato online l'autobus (in loco la corsa è maggiorata di 3E) ci siamo diretti subito all'imbarco posto di fronte il Terminal e in un' ora circa siamo arrivati alla stazione di Bruxelles Midi (Sud), molto frequentata ma posta in una zona che sconsigliamo per il soggiorno.
    Con un biglietto da 2,30E (una fermata di intercity in direzione nord, in alternativa varie linee S della reta ferroviaria suburbana ) abbiamo raggiunto la Stazione Centrale (Gare Centrale) a poche centinaia di metri dal nostro hotel. Motel One, consigliatissimo, ci ha piacevolemente stupiti con stanze accoglienti e molto graziose ed un'hall dal design raffinato sempre piena di gente seduta a bere un drink. La centralissima e strategica posizione sulla Rue Royale lo rende un'ottima scelta dal rapporto qualità/prezzo eccellente.

    Bruxelles di sera

    Grand Place e dintorni

    Mollate le valigie siamo subito scesi verso la Grand Place. La passeggiata verso la Città Bassa è resa piacevolissima dalla vista della Cattedrale di San Michele e Santa Gudula, da Place d'Espagne e dalla Galleria St. Hubert (la più antica galleria di negozi e cafè di Europa) gia addobbata a festa per il Natale.
    L'entrata nella Grand Place , curiosamente nascosta tra i palazzi circostanti, toglie il fiato. La vista della piazza di notte con al centro un bell'albero di Natale lascia senza parole.
    Gli splendidi capolavori architettonici barocchi dello Stadhuis e del Palazzo delle Corporazioni che vi si affacciano riempiono questo luogo di un fascino particolare.
    Mettete quindi in conto una mezzoretta di sole foto, non vi capiterà di vedere molte piazze più belle nella vostra vita! 🙂

    Dove e cosa mangiare

    Vista l'ora di cena abbiamo girovagato nelle stradine dell'Ilot Sacrè, dedalo di vicoli ricco di locali (uno su tutti la celebre birreria Delirium) dove mangiare e bere.
    Siamo entrati un po' a caso da Lobster House, un ristorante senza infamia e senza lode dove abbiamo gustato una buona paella e una zuppa di pesce.

    Città Alta

    Dopo cena, salendo la scalinata di Monts des Arts abbiamo ammirato il bellissimo parco omonimo ed una vista impareggiabile sulla Città Bassa.
    Un'altra breve scalinata conduce rapidamente nel cuore neoclassico della regale Città Alta: Place Royale, sulla quale si affacciano diversi sontuosi palazzi e musei (uno su tutti il Museo Magritte).
    Proseguendo la Rue Royale siamo tornati in hotel pronti a ricaricare le pile per il giorno seguente ma non prima di aver ammirato l'austera facciata del Palazzo Reale.

  2. Giorno 2

    La mattina di buon'ora abbiamo provato un localino carino sulla strada dell'albergo, così apprezzato da noi da diventare tappa fissa del viaggio: si tratta della catena francese Paul : atmosfera tranquilla e un pain au chocolat fantastico!

    Gand

    Viste le previsioni meteo abbiamo riservato il nostro secondo giorno a Gand (Gent in inglese).

    "Gand e Bruges in un giorno è possibile?"

    Risponderei di si se mi limitassi alla sola tempistica, ma non lo consiglierei mai per un semplicissimo motivo: entrambe le cittadine non possono non essere ammirate sia di giorno che con le splendide luci della sera!

    Come raggiungere Gand

    Dalla stazione centrale di Bruxelles abbiamo approfittato della promozione Weekend Pass (con la quale un biglietto dalle 19 del venerdì alla domenica si paga la metà) per acquistare due biglietti a/r a 20,80 E. E' bene sapere che in Belgio i trasporti sono tutt'altro che economici per cui questa opzione risulta la più vantaggiosa, come alternativa (se si viaggia in mezzo alla settimana) c' è il Rail pass al costo di 72E per 10 corse complessive (5 a persona).

    Centro storico

    In poco più di mezz'ora raggiungiamo Gand. Tra un immenso e caratteristico agglomerato di bici parcheggiate lungo il piazzale della stazione ci dirigiamo verso il capolinea del tram 1 che in un quarto d'ora ci conduce al centro storico. Un altro consiglio che vi diamo è quello di limitare al solo spostamento stazione -centro città l'utilizzo delle linee urbane. Una sola corsa si aggira sui 3E!! Altrimenti si può optare per un giornaliero a 6 E.
    Scesi alla fermata Korenmarkt ci troviamo immersi in uno scenario medievale incantevole: le austere cattedrali di San Nicola e San Bavone e l'imponente torre campanaria del Belfort (patrimonio UNESCO) dominano tre splendide piazze collegate tra loro dalla pittoresca Sint Michielshelling, in un complesso di capolavori archittetonici che lascia sbigottiti.
    La passeggiata lungo il viale è qualcosa di emozionante, non si può non rimanere con la testa all'insù per ammirare questi gioielli dell'architettura gotica e allo stesso tempo non rimanere incuriositi dalla tanto discussa struttura moderna in legno del Pavillon che sorge tra di essi.

    Il classico schema urbanistico tipico delle fiandre fatto di una magnifica Piazza del mercato, una torre campanaria possente e un palazzo municipale sfarzoso si ripete in ognuna delle città ma con elementi peculiari che le rendono comunque diverse tra loro.

    Il Korenmarkt, contornato da splendidi palazzi e dalla bellissima facciata della cattedrale di San Nicola, rappresenta il fulcro della città: negozi, artisti di strada, e un via vai di gente la rendono il cuore pulsante della Gent storica.
    Da qui saliamo sul suggestivo Ponte di San Michele per ammirare, da una prospettiva d'insieme, tutte le torri campanarie e le splendide facciate dei maggiori monumenti della città.
    La cattedrale omonima, immersa quasi per intero su uno dei tanti canali è solo uno delle meraviglie che circondano il canale principale.
    Da qui, infatti, scendendo alcune scalette si possono percorrere le famose banchine del Graslei e del Korenlei che conducono ad uno dei punti panoramici più belli: il piccolo ponte del Grasburg.
    L'immagine dei caratteristici palazzi che bordano il Graslei con la sovrastante torre dell'orologio sembra uscita da un quadro.

    Gent è abbastanza piccola da apparire accogliente ma sufficientemente grande da essere vivace, il che consente di percepire appieno il suo enorme fascino. La magia cresce poco a poco camminando lungo le strade: ogni angolo ti conquista, ogni nuova ansa di un canale crea scorci memorabili.
    Superato il Grasburg raggiungiamo il Groentenmarkt, dominata dalla struttura in pietra del Groot Vleeshuis (l'antica corporazione delle carni).
    Cioccolaterie tipiche e chioschi di Fritjies (patatine fritte squisite!), Cuberdon (i famosi "nasi di Gent", piccole caramelle ripiene) e Waffel riempiono la piazza e ci aprono la strada verso il ponte che conduce al Castello di Gravesteen: dimora dei conti delle Fiandre, completamente immerso sul canale.
    Se volete scattare qualche foto vi consigliamo di raggiungere il vicino ponte sulla Rekelingestraat per avere un panorama perfetto.


    Dove e cosa mangiare

    Affamati e infreddoliti (se decidete di viaggiare in questo periodo non sottovalutate il fattore clima!!!) ci rechiamo nel quartierino Patershol in cerca di un posto tipico dove mangiare.
    Percorrendo la Kraanlei, un'altro caratteristico viale lungo il canale del fiume Lys, incontriamo una serie di bar e ristoranti informali la maggior parte dei quali però chiusi per il pranzo.
    Torniamo così verso il centro e proviamo una tipica Brassèrie lungo la Botermarkt, con la bellissima cornice dello Stadhuis (Municipio). Il ristorante Sint-jorishof è ciò che cercavamo.
    Un locale caratteristico dalla calda atmosfera belga. I prezzi sono pressochè uniformi in tutta la zona, piatti unici che si aggirano intorno ai 20E ma che vi assicuriamo vi sazieranno! Consigliamo di provare assolutamente uno dei piatti tipici delle fiandre: lo stufato di carne cotto con birra tipica servito con le mitiche fritjies.
    Inutile rammentarvi la tradizione birraia del belgio, seconda forse solo a quella tedesca, per cui difficilmente saprete fare a meno di una fresca Gruut, aromatizzata con fiori e spezie e prodotta nei birrifici di Gent.

    Da Sint Jacob a Portus Ganda

    Dopo pranzo continuiamo la nostra visita della cittá percorrendo la poco distante Werregarenstraat. In questo piccolo e nascosto vicolo fatto di pareti e mattonati interamente colorati, murales e graffiti rappresentano una forma d'arte contemporanea pienamente integrata con le strutture storiche circostanti.
    Prosegendo lungo la strada in poche centinaia di metri raggiungiamo la Vrjidagmarkt, una delle piazze più grandi della città, contornata da invitanti café e dominata da una bellissima statua in bronzo.
    Il tempo di ammirare la vicina cattedrale di Sint Jacob e ci dirigiamo verso uno dei posti meno frequentati dai turisti Portus Ganda. L'ormeggio creato su una diramazione del fiume Lyn è la cornice ideale per una passeggiata rilassante lontano dalla calca del centro storico.
    Da una terrazza con panchine disposte a schiera è possibile ammirare l'insieme di barche (alcune delle quali adibite a b&b) e una curiosa statua contemporanea di un donna nuda che ascolta la musica.

    Gent di sera

    Se c' è una cosa che vi consigliamo di fare assolutamente a Gent è aspettare che il sole scenda, magari gustando un deliziosa merenda con un tipico Waffel nei tanti cafè tra la Groentenmarkt e il Korenmarkt. Gli splendidi edifici storici che si innalzano lungo la Via di San Michele e lungo il Graslei, e i vari scorci cittadini acquisiscono un fascino ancor più ammaliante illuminati dalle luci della sera, non a caso Gent è conosciuta anche come "La Città delle luci".

    Lovanio

    Nel tardo pomeriggio siamo ripartiti per fare tappa a Lovanio (o Leuven), posta ad una ventina di km ad est da Bruxelles e raggiungibile in cinquanta minuti di treno da Gand (weekendpass Bruxelles-Leuven da integrare al Bruxelles-Gand).

    Grotemarkt e dintorni

    Si tratta probabilmente del posto che più ci ha sorpresi e meravigliati. Una cittadina tanto piccola quanto pittoresca che ospita uno dei più bei palazzi mai visti: lo Stadhuis, che assieme alle splendida Cattedrale di San Pietro domina la magnifica GroteMark in un gioco di luminarie e addobbi natalizi che hanno reso tutto ancor più magico!

    Lovanio è la città universitaria delle fiandre per eccellenza. La vitalità di questo centro si respira camminando lungo le stradine che collegano la Grotemarkt alla OudeMarkt e nei i locali strabordanti di persone; tanto che per la cena abbiamo trovato posto solamente dopo tanti tentativi in una delle Brasserie presenti nella Parijsstraat.
    Dopo aver gustato un piatto di alette di pollo in salsa di purea di patate e le tipiche crocchette di calamari fritte, il tutto con la solita compagnia di una buona birra, non abbiamo potuto fare a meno di tornare ad ammirare la piazza principale e la splendida facciata dello Stadhuis che, tra statue e magnifici rami di luce, ci ha tenuti incollati a sè per un pò nonostante la pioggia fastidiosa.
    Pieni di meraviglia, nonostante la stanchezza accumulata acuita dal freddo intenso, abbiamo deciso di tornare a piedi in stazione percorrendo un lungo viale costellato di alberi illuminati a festa e splendide vetrine.
    Questa idea ci ha permesso di scoprire casualmente nelle strade afferenti dei veri e propri capolavori architettonici come la Biblioteca Universitaria e la Pauscollege (residenza dell'università cattolica di Lovanio).

  3. Giorno 3

    Bruges

    Il terzo giorno è stato quasi interamente dedicato a Bruges, il vero motivo che ci ha spinti a scegliere il viaggio in Belgio. Non è facile descrivere una città tanto bella quanto unica: su qualsiasi blog o guida leggerete che Bruges è troppo turistica ed è assolutamente vero, ma ciò non la rende meno spettacolare. Non è altrettanto facile immaginare cittadine medievali più fiabesche e amalianti: vicoli pittoreschi e canali incantevoli collegano tra loro una miriade di angoli ricchi di fascino, splendide piazze e parchi incantati.

    Quando visitare Bruges

    Consigliamo vivamente l'ultima o penultima settimana di novembre così da evitare il massimo flusso turistico dei periodi di alta stagione e allo stesso tempo godere dei mercatini (i primi ad essere allestiti in tutte le Fiandre) e addobbi natalizi già presenti in città;sempre che tolleriate il freddo 🙂

    Come arrivare a Bruges

    Diversi treni veloci intercity collegano le varie stazioni di Bruxelles con Bruges, in particolar modo quelli con capolinea alla città portuale di Ostenda (Weekend ticket da 15,80 E a persona a/r).

    Dal Minnewater al "Ponte dell'Amore"

    Nonostante ci sia tanto da camminare in una giornata alla scoperta di Bruges vi consigliamo di raggiungere il centro città a piedi, attraversando il parco che si estende alla destra della stazione. La passeggiata ripaga oltremisura lo sforzo!!
    Fin dai primi passi intorno al Minnewater (il Lago dell'Amore) ci si addentra in un caleidoscopio di colori autunnali.
    Lo specchio d'acqua la fa subito da padrona rendendo tutto ancor più incantevole, cigni e carrozze sembrano catapultarci nell'Inghilterra dell'Ottocento!
    Proseguendo lungo un ponticello in pietra alla sinistra del grazioso laghetto con i cigni si entra in quella che per secoli è stata la residenza delle beghine, un ordine laico di donne vedove e nubili. Il pittoresco Begijnhof, istituzione tipica anche di altre città fiamminghe, è un'oasi di pace.
    Tra le stradine che conducono al bellissimo cortile regna il silenzio. Il colore delle foglie cadute dagli alberi contrasta il bianco del complesso creando un gioco di colori meraviglioso.
    Proseguendo verso il centro, tra cioccolaterie tipiche e un continuo via vai di turisti, si raggiunge il piccolo parco Hof Arents: un ponticello di pietra a schiena d'asino (conosciuto come "Il Ponte dell'Amore").
    Il ponte, incastonato tra le piccole casette in mattoncini rossi che sembrano galleggiare sul canale e la possente torre campanaria della Chiesa di Nostra Signora così alta da lambire le basse nuvole creano uno degli scorci più belli mai visti. La grande mole di gente che affolla il ponte rende difficile anche scatttare una foto.. ma è talmente suggestivo che sembra di entrare in una fiaba!

    Il Canale centrale

    Poco più avanti varcata la porta dell'Arentshuis ci si trova lungo il Canale Centrale che con i suoi diversi meandri attraversa tutto il centro storico e si incontra il primo dei barcaioli. Con un biglietto di 8E a.p. decidiamo quindi di fare il giro di mezz'ora lungo i famosi canali di Bruges.
    Sebbene sia una delle attività più banalmente turistiche da fare vale davvero la pena provare l'esperienza e ammirare gli splendidi scorci della città da una prospettiva completamente differente. Il conducente inoltre fornisce una breve descrizione dei monumenti che si incontrano lungo il percorso. Un consiglio che vi possiamo dare è quello di mettervi in fila per i biglietti in mattinata per non perdere troppo tempo in attesa.
    Scesi dalla barca intorpiditi dal freddo intenso ci siamo messi immediatamente alla ricerca di un posticino caldo dove mangiare. Il bellissimo viale che costeggia i pittoreschi "palazzi galleggianti" conduce ad uno splendido ponte in pietra sul quale si aprono le porte della Wollestraat: la centralissima strada che dal canale conduce al Markt. La surreale atmosfera tranquilla del Begijnhof lascia qui spazio all'orda dei turisti attratti dalle innumerevoli vetrine delle cioccolaterie tipiche e dai birrifici artigianali.

    Dove e cosa mangiare a Bruges

    Senza neanche ammirare la piazza principale siamo entrati nel primo ristorante a tiro e devo dire che la fortuna ci ha assistito: Si trattava del Restaurant Den huzaar: un vecchio bistrò dall'atmosfera rilassante e i sapori semplici della tradizione fiamminga a prezzi abbastanza abbordabili considerado la zona centralissima. Per scaldarci abbiamo provato una buonissima zuppa di salmone e le celebri Croquettes belghe di pesce (entrambe super approvate!!), il tutto con l'immancabile compagnìa di una tipica birra: la Bruges Zot blond!


    Dal Markt al Burg

    Ristorati dal pranzo siamo usciti per ammirare finalmente il celebre Markt e ci siamo trovati davanti una piazza meravigliosa: splendidi palazzi con frontoni a gradoni, la magnifica torre campanaria del Belfort e il gioiello neogotico del palazzo dell'Historium fanno da cornice a quello che è il centro nevralgico della città.
    Un graziosissimo mercatino di Natale con tanto di pista di ghiaccio già allestito per le festività e il suono melodico delle 47 campane del Belfort (ancora azionate manualmente!) creano una magica atmosfera natalizia.
    Da qualsiasi prospettiva la si ammiri si rimane affascinati dalla bellezza di questa piazza e per questo vi consigliamo di salire al primo piano del palazzo dell'Historium per godere (gratuitamente!) di una bellissima vista dall'alto.
    A ridosso del Markt, tra il Museo della Birra di Bruges e magnifici negozietti di articoli natalizi (come il famoso Kaethe-Wohlfahrt) e cioccolaterie si apre il Burg, da secoli centro amministrativo della città.
    Da una piccola alberata si ammirano le splendide facciate di tre edifici collegati tra loro, adorne di dettagli dorati, tra i quali spicca lo Stadhuis. La fantasiosa facciata gotica e la Sala Gotica posta al primo piano lasciano a bocca aperta.
    Da un'arcata antistante il palazzo ci si trova ricatapultati nell'incantevole scenario dei canali. Giusto il tempo di ammirare la graziosa piazzetta Huidenvetters decorata a festa che si giunge nel punto panoramico per eccellenza di Bruges, tanto da essere chiamata Fotoplaats.
    Lo scenario che si apre da questa banchina posta sull'ansa principale del canale centrale è degno della fama che lo circonda.
    L'ammasso di turisti pronti ad accaparrarsi un posticino sul muretto per scattare una panoramica, seppur fastidioso, è del tutto giustificato data la scenografia pittoresca offerta da questo scorcio, reso ancor più suggestivo al calar della sera.

    Sint-Anna e i Mulini a vento

    Dopo aver gustato una squisita cioccolata calda nel The Chocolate Crown ci siamo incamminati verso il quartiere di Sant'Anna, famoso per ospitare i più antichi laboratori manufatturieri di Bruges.
    Incantevoli scorci sui canali lungo la Groenerei, scene divita quotidiana e stradine secondarie quasi mai battute dagli itinerari turistici fanno del nucleo nord-orientale della città un posto piacevole in cui passeggiare.
    Se siete incuriositi dai tipici ricami a mano che rendono famosa Bruges in tutto il Mondo vi consigliamo di fare due passi in Balstraat fino al pittoresco 't Apostelientje. Questo piccolo "negozio-museo" offre l'opportunità unica di acquistare prodotti autentici realizzati con merletti di qualità da due sorelle, lontano dai più "turistici" e meno originali rivenditori del centro.
    Di lì a poco proseguendo verso est si raggiunge in dieci minuti lo splendido Parco dei Mulini. Una serie di mulini a vento perfettamente conservati e gli splendidi colori autunnali creano quell'atmosfera di malinconica serenità tipica dei paesaggi nord europei.


    Bruges di sera

    Al calare del sole decidiamo di tornare verso il centro costeggiando le bellissime banchine Spiegelrei e Spinolarei.
    Come già detto più volte è impensabile credere di poter ammirare appieno il fascino di Bruges senza godersi lo spettacolo delle luci della sera riflesse sui canali. La città acquisisce ancora più eleganza.
    Su ogni canale si riflettono le facciate degli storici palazzi, i ristoranti dalle viste mozzafiato iniziano a riempirsi per la cena e il Markt brulica di gente attirata dal cibo da strada.
    Decidiamo così di riammirare il centro storico decorato da splendide luminarie e di sfidare il freddo mangiando un enorme hot dog in uno dei tanti chioschi del mercatino di Natale.
    In una passeggiata spettrale tra le stradine dell'Hof Arents e il fiabesco Minnewater ci incamminiamo verso la stazione lasciandoci alle spalle uno dei luoghi più belli mai visti :).

  4. Giorno 4

    Mechelen

    L'ultimo giorno di ogni viaggio, ahinoi, è sempre il più difficile da affrontare, specialmente per lo scomodo pensiero di riuscire nei tempi giusti a vedere le ultime cose rimaste. Su questo aspetto la puntualità e la frequenza dei mezzi di trasporto del Belgio sono senza dubbio fattori determinanti, a tal punto che potete benissimo considerare l'idea di fare una capatina in una città limitrofa o finire di vedere per bene Bruxelles tenendo sempre conto del tempo da impiegare per raggiungere l'aeroporto.Noi abbiamo optato per una passeggiata mattutina nella poco nota città di Mechelen.

    Come raggiungere Mechelen

    Dalla Stazione Centrale, con una frequenza di 10 minuti, diversi treni regionali della linea S e treni InterCity diretti ad Anversa (Antwerp) collegano Bruxelles a Mechelen Nekkerspoel (la meno centrale delle due stazioni ma la più comoda per raggiungere a piedi il centro storico) in meno di 30 minuti. Il costo di un biglietto classico si aggira intorno ai 14E a persona a/r.

    Grote Markt

    Usciti dalla stazione un lungo ed ampio viale, cotornato da diverse chiese e dal bellissimo cortile del Palazzo di Giustizia conduce verso il centro città.
    La facciata laterale dello Stadhuis in tutta la sua ardita eleganza apre la strada verso lo splendido Grote Markt.
    La Piazza Centrale, così come di norma in tutte le città fiamminghe, custodisce il cuore di Mechelen: l'insieme di tre diverse strutture riunite a formare il palazzo municipale, le caratteristiche facciate dei palazzi che abbracciano la piazza e la maestosa torre campanaria della cattedrale di San Rombaldo creano uno scenario da cartolina che da solo (e non in senso lato) merita la passeggiata.
    In effetti c'è poco altro da ammirare in questa piccola cittadina tra le meno apprezzate in tutte le Fiandre. Certo non si può negare che la bellezza delle facciate barocche sia troppo spesso oscurata da anonimi edfici moderni e da viali esclusivamente commerciali, nè tanto meno si può paragonare il centro storico di Mechelen con quelli più noti di Bruges e Gand, ma grazie ad una cattedrale tra le più importanti del Belgio, una piazza del mercato meravigliosa e un paio di altri viali veramente graziosi come lo Shoenmarkt, fanno di Mechelen una tappa ideale per arricchire il proprio itinerario con una una breve passeggiata.

    Bruxelles di giorno

    Da Sainte-Catherine al Cinquantenaire

    Tornati nella capitale con ancora 4 ore da spendere per le restanti attrazioni ci siamo diretti nel quartiere Sainte-Catherine (metro 1 o 5 - giornaliero da 7,50E a.p.), sede per secoli di un importante mercato del pesce e oggi colmo di ristorantini che riempiono l'enorme piazza in pieno allestimento natalizio.
    In uno di questi, subito dietro la cattedrale, abbiamo provato un posticino che ha fatto il caso nostro: il Grimbergen Cafe . Il tempo di riassaggiare un buono stufato alla birra e di sorseggiare una mitica Grimbergen bionda (la migliore bevuta in questi giorni) che subito ci siamo rimessi in marcia verso il quartiere europeo.
    In pochissime fermate metro ci ritroviamo catapultati nella modernità dei palazzi della politica europea. Due arterie trafficate attraversano quello che sembra un canyon fatto di cemento e vetrate.
    Nonostante si percepisca l'importanza storico-politica legata al Palazzo del Parlemento Europeo ciò che subito desta interesse è un arco trionfale che si nota in lontananza: Il Cinquantenario.
    Quello che si apre di fronte all'immenso colonnato bianco è uno splendido parco che in autunno fa trasparire tutto il suo fascino.
    Il gioco di colori creato delle foglie cadute dagli alberi e il bianco dei viali ghiaiosi che sembrano non terminare mai creano un'atmosfera magicamente rilassante.
    Il parchetto che si trova non appena si varca il colonnato è altrettanto sorpendente: una splendida fontana apre la strada verso uno dei viali più eleganti e raffinati di Bruxelles.

    Sablon

    Data l'incessante pioggerellina che ci accompagna ormai dalla mattinata decidiamo di raggiungere in tram il quartiere di Sablon. La piazza su cui affacciano cafè, botteghe di antiquariato e cioccolaterie lussuose è il fulcro della Bruxelles d'élite.
    Nella parte più alta della piazza sorge la bellissima cattedrale gotica di Notre-Dame du Sablon, tra le più belle opere architettoniche del gotico fiammingo.
    Un piccolo e incantevole giardino circondato da statuette in bronzo e da un'elegante fontana creano uno scorcio che mai ci saremmo immaginati di immortalare a Bruxelles.
    Quest'ultima passeggiata tra i quartieri più autentici della capitale belga ci ha resi ancor più consapevoli (semmai ce ne fosse stato bisogno) del valore di questa città; nella quale diversi contrasti culturali e architettonici danno vita ad una realtà eccentrica ricca di fascino e al passo con le maggiori capitali europee.

    In difinitiva le Fiandre ci hanno letteralmente conquistato e anche un po' stupito grazie alle sue innumerevoli meraviglie. Una meta che ci sentiamo assolutamente di consigliare agli amanti del viaggio itinerante tra città ricche di storia, scorci magici e fiumi;di birra!! 🙂 🙂

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