Brasile del Nordest. Pedra da Boca, un viaggio affascinante tra monumenti geologici ed antiche distillerie di cachaça

L'itinerario sviluppato in questa fase del nostro viaggio alla scoperta del nordest più autentico, lascia la costa per penetrare nell'entroterra dello stato del Paraiba, nella regione semidesertica del Sertao, la terra dei Cangaçeiros e di Lampiao e Maria Bonita, divenuti leggendari per le loro gesta eroiche contro i latifondisti della regione alla fine del XIX secolo. Una sorta di Bonnie & Clyde brasiliani, ma con un risvolto socio-politico perchè nella loro ribellione allo strapotere dei proprietari terrieri (Cangaço vuole dire giogo)la popolazione povera vide un modo di uscire dalla schiavitù ed appoggiò la banda di Lampiao. Lampiao fu poi catturato ed ucciso assieme alla maggior parte dei suoi compagni nel 1938

  • Il viaggio è durato 2 Giorni
  • Budget speso Da 1.501€ a 2.000€
  • Ho viaggiato In coppia
  • Continenti visitati: America
  • Stati visitati: Brasile
  • Viaggio fatto in primavera
  • Scritto da marco anghinoni il 25/05/2018
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  1. Giorno 1

    PEDRA DA BOCA
    Meraviglie rocciose
    L'escursione. Durata 2 giorni A/R da Baia da Traiçao

    La nostra base di partenza per questa escursione è Baia da Traiçao, piccola cittadina di pescatori situata sull'Oceano, nel litorale nord del Paraiaba. da qui ci aspettano circa 130 km. di strada asfaltata nella solitudine infinita del Sertao Brasiliano. La coloratissima Kombi sfreccia, si fa per dire, sulla lingua di asfalto nero attraversando piccoli paesini dove il tempo sembra essersi fermato, fino ad arrivare alla destinazione programmata, il parco statale di Pedra da Boca. L'ingresso del parco è dominato dalla maestosità della Pedra, un gigantesco monolito roccioso solcato da profonde fenditure scavate dall'erosione degli agenti atmosferici, sulla parete principale della roccia si apre la grande caverna a forma di bocca che il giorno successivo sarà la meta della nostra avventurosa camminata. Per il momento dobbiamo occuparci della nostra sistemazione il che ci porta alla Pousada Fulò da Pedra, una serie di chalet rustici costruiti su una collina prospicente la pedra che domina un fantastico panorama. Da questo punto è possibile osservare per intero il complesso di formazioni rocciose che formano il parco ognuna con forme e caratteristiche particolari. All'arrivo in pousada troviamo ad accoglierci Carlos, il proprietario, un gigante di uomo con un passato da vaqueros che ci invita ad assistere alla doma di un cavallo che ha appena acquistato. Carlos ci spiega che la doma che andrà ad effettuare è particolare perchè viene fatta con la tecnica del sussurro, si tratta di una doma non violenta fatta di gesti e suoni che portano il cavallo ad essere totalmente obbediente senza subire traumi. Passiamo un'ora assistendo all'affascinante lavoro fatto sul cavallo a tratti commovente, poi ci raggiunge uno dei dipendenti della pousada per accompagnarci in cima ad una roccia a pochi chilometri dalla quale assisteremo al tramonto sullo straordinario scenario del parco. Il breve trekking che ci porterà alla cima della roccia si articola tra la bassa vegetazione della Caatinga fatta di cactus e bromelie in fiore, costeggiamo una parete granitica, risaliamo un pendio e finalmente arriviamo alla vetta, da qui si apre una vista a trecentosessanta gradi sulla natura circostante, il sole sta quasi scomparendo all'orizzonte e tutte le montagne che ci circondano si tingono di rosa in un gioco di ombre e luci che fa risaltare la texture delle rocce scavate dall'erosione di acqua e vento, ci sediamo ad assistere allo spettacolo senza dire una parola fino al momento in cui il sole scompare inghiottito dalla terra ed il cielo si tinge di un azzurro intenso. Si è fatta l'ora di rientrare in pousada dove Maria e Adriana hanno preparato la cena a base di carne e verdure accompagnate da una buona bottiglia di vino rosso.

  2. Giorno 2

    La mattina ci si sveglia di buon' ora, dopo un'abbondante colazione, si affronta la salita alla Pedra da Boca, la nostra guida è Tico, un simpatico signore sulla cinquantina, grande conoscitore di questi luoghi, della flora e della fauna che li popoalano e durante il percorso ci racconta storie della sua gioventù, sono storie di chi ha vissuto una vita dura e faticosa, lavorando la dura ed avara terra di questa regione o portando le vacche al pascolo sul proprio cavallo che qui è come un fratello. Il tempo passa rapido ascoltando i racconti di Tico che in parte alleviano la fatica e ben presto arriviamo all'ultimo tratto di salita che si supera arrampicandosi su una parete a 45° con l"ausilio di una fune, superato quest'ultimo ostacolo si arriva all'interno della Boca. Da qui ci si rende conto della dimensione della caverna che si apre per 80 metri a mezzaluna a formare un anfiteatro naturale di incredibile fascino con una vista mozzafiato sulla valle sottostante.
    Sono stati due giorni appaganti e ci hanno permesso di visitare un angolo veramente sconosciuto del Nordest, ma ricco di fascino e spettacolare.

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