Cremona - Rea le vie della Musica

Come la vedete una passeggiata tra musica colori e arte? Cremona tra le vie nasconde emozioni e tradizioni da vivere e raccontare.

  • Il viaggio è durato 1 Giorno
  • Budget speso Da 1€ a 250€
  • Ho viaggiato Con gli amici
  • Continenti visitati: Europa
  • Stati visitati: Italia
  • Viaggio fatto in primavera
  • Scritto da t-creation il 20/03/2018
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  1. Giorno 1

    La prima volta l'abbiamo definita la città dei dettagli perché visitando i luoghi storici più noti, ci siamo accorte che il segreto della loro magia era nascosto nei dettagli.
    Questa seconda volta però siamo tornate per apprezzare la città nella sua interezza e completare il tour lasciandoci trasportare dalle vie cremonesi, soprattuto dalla musica che ad ogni via si faceva sempre più intensa tra case, scuole ed edifici storici.

    Siamo partite la mattina alle 09.45 e abbiamo parcheggiato gratuitamente dopo Via Tombino, all'interno della città, e poi da lì siamo partite in avanscoperta.

    Abbiamo girato con una cartina in mano, come si faceva una volta, ma con un percorso ben tracciato per essere sicure di non perderci nulla e come prima tappa abbiamo fatto la conoscenza di tre edifici storici molto imponenti come Palazzo Cittanova costruito nel 1265, nel quale si riuniva il "Consiglio della Città Nova" per volere dei popolari che ambivano all'espansione medioevale della città in opposizione ai nobili, i quali avevano sede nel palazzo comunale. Nella stessa area, di fronte a noi c'era Chiesa Sant'Agata risalente al 1077 ma ricostruita nel XII secolo in stile romanico. Della vecchia chiesa rimane solo il campanile, il più antico fra le torri campanarie ancora esistenti in città. Infine, ma di certo non per importanza, voltandoci alla nostra destra abbiamo avuto il piacere di scoprire il maestoso Palazzo Trecchi.
    Edificato nel 1496 come dimora dei Marchesi Trecchi ospitò alcuni dei più grandi nomi della storia come Carlo V, Federico Gonzaga, Cristina di Danimarca, Massimiliano d'Austria, Il Cardinale Medici e più tardi anche Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele III. Nel 1990 fu acquistato dal dott. Guido Gradellini che lo ha trasformato in una realtà più dinamica e moderna, centro di attività sociali e culturali oltre che cerimonie.

    Il percorso ha avuto seguito lungo l'importante Corso Garibaldi, dove ad attenderci c'era la casa nuziale di Antonio Stradivari.
    La casa fu presa in affitto dallo stesso dopo il matrimonio con Francesca Ferraboschi, come si evince dalle prime righe dello storico testo "La Casa Nuziale di Antonio Stradivari" di Arnaldo Baruzzi "Il 4 luglio 1667 il giovane Antonio Stradivari contrae matrimonio con Francesca Ferraboschi nella parrocchia di S. Agata e va ad abitare la casa di proprietà di Francesco Pescaroli", studio che ripercorre la vita di Stradivari fino al giorno delle nozze.

    Proseguendo verso il corso, ci ha colpito l'insieme di antichità e modernità che costituiscono la storia di Cremona negli anni e lungo Via G. Verdi che porta verso le due piazze principali, non abbiamo potuto far a meno di notare il vecchio Cinema Ugo Tognazzi purtroppo ormai chiuso e l'ufficio delle poste che oltre ad aver mantenuto la sua autorevolezza, conserva segni evidenti del passato.
    Giunta ormai l'ora di pranzo, avevamo anche già cercato dove poter fare una pausa e abbiamo optato per il Toast&Co in Corso Vittorio Emanuele II. Dato che noi, quando si parla di cibo non sbagliamo mai, ancora una volta abbiamo colpito nel segno!
    Ottima pausa pranzo con toast buoni ed economici in un piccolo ma grazioso locale a due passi dal famoso Teatro Amilcare Ponchielli di Cremona che da orario apriva però alle 16.30.

    Dopo aver ricaricato le energie, ci siamo rimesse in cammino e mentre cercavamo di capire dove andare per raggiungere gli ultimi due punti d'interesse, ci siamo fermate e rese conto di essere davanti ad una liuteria dove maestri artigiani, giovani e non, erano all'opera. Conoscevamo già quest'arte di cui la città è invasa, ma vedere un giovane artigiano lavorare per mantenere viva la tradizione ci ha ammaliato ed emozionato perché è importante tramandare l'arte e la storia del proprio paese.

    Dopo questo piccolo excursus musicale, abbiamo ripreso il tour, giunte in via Giovan Battista Plasio all'improvviso, nascosta tra altri edifici, si innalza la sorprendente Chiesa di Sant'Agostino.
    L'ingresso si trova in Via Breda e appena si entra si nota affinità con la storia artistica e culturale cremonese. La chiesa fu edificata dal 1339 per opera dei monaci Agostiniani, sulla base della preesistente chiesa di S.Giacomo in braida, ma nel tempo ha subito grandi mutamenti e ricostruzioni. Decorata da una miriade di dipinti e affreschi, la parrocchia era un punto di riferimento per la vita religiosa e culturale. Al suo interno è presente la celebre tavola con Madonna e Santi di Pietro Vannucci detto il Perugino, dell'anno 1494.

    Dopo aver fatto un salto nel passato dell'arte, non potevamo non fare un salto nel passato culinario ed è per questo che come ultima tappa abbiamo scelto il negozio più antico di Cremona: Sperlari.
    Con l'attestato ed il riconoscimento di "Locale storico italiano", il negozio risale al 1836, quando Enea Sperlari, in possesso del segreto di fabbricazione del torrone e della mostarda tramandatogli dagli antichi produttori, si dedicò esclusivamente alla produzione delle specialità cremonesi e divenne primo imprenditore della città, conquistando anche i mercati oltreoceano. Il negozio che si trova in via Solferino, divenne anche fornitore sia della Regina Madre Margherita nel 1921, sia del Principe di Piemonte Umberto nel 1929.

    Dopo esserci addolcite gli animi il tour era giunto al termine, tuttavia sentivamo che qualcosa ci mancava e i nostri cuori ci hanno riportato lì, dove tutta la magia ebbe inizio nel nostro primo viaggio a Cremona, nella meravigliosa piazza che accoglie il maestoso
    Duomo e il suo Torrazzo e subito siamo tornate indietro con i ricordi e le emozioni si sono fatte vive più che mai.

    Cremona è una città che vive di tradizione e d'amore ed è per questo che consigliamo a tutti di visitarla e lasciarsi trasportare dalla musica e dall'arte che si percepiscono lungo le vie.

    Un modo per rinascere e capire che il mondo va avanti, ma non si devono mai perdere le radici.

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