Viaggiare in India: rigenerarsi a Goa, il paradiso hippie

L'India è una meta molto ambita eppure molti ci rinunciano scoraggiati dalla distanza geografica o dai figli piccoli al seguito. Eppure un biglietto aereo, se prenotato in anticipo e cogliendo le offerte sui voli, può essere accessibile. Se ne trovano anche a meno di 500 euro andata e ritorno. Inoltre una volta sul posto le spese di vitto e alloggio sono davvero irrisorie. Durante i viaggi in India ho visto tante famiglie con bambini felici, quello che conta è scegliere bene il luogo in cui stare perché si tratta di un paese gigantesco. In questo diario di viaggio voglio raccontarvi di Goa, un piccolo stato paragonabile a un paradiso hippie alla portata di tutti, una meta adatta a giovani, adulti e anche alle famiglie. Nulla a che vedere con il caos e il rumore delle città.

  • Il viaggio è durato 8 Giorni
  • Budget speso Da 501€ a 1.000€
  • Ho viaggiato In coppia
  • Continenti visitati: Asia
  • Stati visitati: India
  • Viaggio fatto in inverno
  • Scritto da Sara Benegiamo il 02/05/2016
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  1. Giorno 1

    Primo viaggio in India. Arrivo a Goa in piena notte, è febbraio e fa caldo, eppure all'uscita del piccolo aeroporto c'è una folla di persone e sembra di stare in pieno giorno. Una coppia di amici che soggiorna a Goa ha mandato un tassista di fiducia a prendere la sottoscritta e il suo compagno di viaggio. Sono emozionata, è una strana sensazione quella di trovarsi in India, così lontana da casa, sento l'aria calda sulla pelle e distese di palme si srotolano davanti agli occhi. Sembra che ci salutino dai lati delle stradine deserte. L'autista, che si rivela subito un simpatico chiacchierone, ci lascia direttamente alla guesthouse sulla spiaggia che i nostri amici, con molte premure, hanno prenotato per noi, a Candolim.
    Ci svegliamo tardissimo e acciaccati, i letti sono durissimi, e troviamo un biglietto sotto la porta. I nostri amici ci invitano a raggiungerli in spiaggia, al vicino shack, un piccolo capanno vicino al mare. Successivamente scopriremo che in questi posti si può bere e ordinare da mangiare, anche le insalate fresche che è meglio evitare in altre zone, per poche rupie. Ci sono a disposizione lettini da spiaggia e chi vuole può prenotare un massaggio ayurvedico! Salutiamo con gioia i nostri amici e trascorriamo del tempo prezioso con loro.
    Candolim mi colpisce per la sua grande spiaggia e la poca gente, è un posto rigenerante, l'ideale per ricaricare le pile. C'è una zona di Candolim, nei pressi del campo sportivo, frequentata da turisti russi che amano frequentare i locali e fare tardi ma io preferisco sostare nella zona più tranquilla, quella che si trova in una piccola porzione di giungla silenziosa, popolata da meditatori, artisti, terapisti olistici. Ci sono maestosi alberi di banyan, manghi profumati e cascate di bouganville. Scopro che a Goa molte donne hanno nomi portoghesi, a causa della colonizzazione spagnola e così i quartieri. Il mio si chiama Escrivao Vaddo.

  2. Giorno 2

    Andiamo al mercato della vicina Calangute con il nostro amico, prendendo il bus che ci costa circa 5 rupie, schiacciati come sardine con gli indiani. Sono divertita da questa nuova esperienza e mi sembra tutto così strano, curioso e affascinante. Siamo gli unici occidentali e i venditori hanno di tutto, dalla frutta, alle spezie, al pesce fresco, ai fiori. Mi tuffo in questo viaggio sensoriale, aperta ad accogliere il nuovo che si dipana davanti ai miei occhi.
    Dopo il mercato andiamo a cambiare i soldi in un piccolo ufficio (all'aeroporto è meglio cambiare solo 50 euro perché non conviene) e poi in un locale frequentato dagli abitanti del luogo a mangiare per colazione gli idli, una specialità indiana. Si tratta di una sorta di impasto preparato al vapore che si gusta con una salsina. Dopo aver spazzolato tutto dai nostri piatti, anche le briciole, il cameriere ci porta un piattino con semi di finocchio e zucchero colorato per rinfrescare la bocca. Torniamo a Candolim con il risciò a motore, pagando 100 rupie in tre.
    Il nostro amico torna a casa, una piccola abitazione che si affaccia sulle palme e sul mare. C'è un soggiorno, la cucina, la camera da letto e ovviamente tutti i comfort necessari. Viaggiatori in coppia o con bimbi al seguito, affittano le colorate case portoghesi tipiche di Goa per avere tutte le comodità e risparmiare ulteriormente. È fantastico poter disporre di una cucina per prepararsi il cibo. Anche viaggiatori singoli affittano case in condivisione e il risultato sono piccole comunità di inquilini da tutto il mondo.

  3. Giorno 3

    Prendiamo il taxi e andiamo al Flea Market, il mercato di Anjuna che si tiene ogni mercoledì, rinomato negli anni '60 e '70 per essere frequentato dagli hippies di tutto il mondo. Si possono trovare stoffe colorate, monili tintinnanti e spezie profumate. La contrattazione (scendere oltre la metà del prezzo proposto) con i commercianti è d'obbligo, come in tutti i luoghi in India. Mi aggiro affascinata tra i banchetti e cerco di schivare degli appiccicosi pulitori di orecchie che assalgono i turisti! Acquisto poche cose perché mi stanco a contrattare sempre ma scatto molte fotografie. Le donne indiane sono bellissime con i loro sari variopinti e catturano la mia attenzione le venditrici del Rajastan con i loro abiti sgargianti e i grandi anelli al naso. I love India!

  4. Giorno 4

    Ogni notte mi addormento terrorizzata con il fragore delle onde dell'oceano che sembrano venirmi addosso mentre ogni mattino mi sveglio felice all'idea di trovarmi in India. Le palme fanno capolino dalla finestra della stanza spartana che abbiamo affittato per risparmiare e un tripudio di fiori stuzzica la vista ogni volta che esco per andare in spiaggia. Non è raro incontrare delle mucche che rovistano tra piccoli cumuli di spazzatura o vedere donne indiane raccogliere bottiglie di plastica ai cigli della strada per rivenderle. Goa è un paradiso tropicale, quello che ho sempre sognato, e le mie colazioni sono a base di frutta gustosa e succhi di ananas. Le banane hanno un sapore diverso da quelle che abitualmente mangiamo in Italia e così il cocco, la papaia, gli avocado. Scopro il vero sapore di questi frutti! Mi godo la spiaggia, gli amici e il clima ideale per il mio corpo.

  5. Giorno 5

    Si va in gita! Tra i tanti tour sponsorizzati dalla vicina agenzia scelgo il tour in barca per andare a vedere i delfini. Veniamo accompagnati in macchina da un impiegato direttamente sul luogo di partenza, un piccolo porto, e saliamo con altri turisti su una barca. Mi sento felice ma dopo un po', a causa della guida spericolata, inizio a soffrire il mal di mare, e non sono l'unica. Il tour costa 1000 rupie, circa 14 euro quell'anno, comprensivo di bibite illimitate a bordo e pranzo su una spiaggetta deliziosa.
    Purtroppo non avverto rispetto verso i delfini, ogni volta che ne avvistiamo uno la barca si dirige rumorosa in quella direzione causando la sua fuga. Quando scendiamo a Cocco Beach per il pranzo tiro un sospiro di sollievo e finalmente mi rilasso. È la tipica spiaggia tropicale da cartolina, con i lunghi tronchi delle palme leggermente ricurvi e l'acqua cristallina. Il pranzo è abbondante ma costituito soprattutto da portate a base di pesce... e io sono vegetariana. Quando ripartiamo non vedo l'ora di tornare in spiaggia a Candolim, adoro quel posto! Forse avrei fatto meglio a scegliere il tour che mi avrebbe portata a visitare la piantagione di spezie...

  6. Giorno 6

    Un altro risveglio a Goa e subito in spiaggia a gustare frutta tropicale e godersi il mare! Questo, eccetto alcune zone più festaiole, è il posto adatto anche per le famiglie, sicuro, meditativo, tranquillo... Ovviamente è sempre meglio prendere degli accorgimenti come in qualsiasi luogo del mondo e muoversi con rispetto verso il luogo che si visita. Ogni mattina in spiaggia c'è una sessione di yoga della risata, decisamente contagiosa anche per chi partecipa da lontano.
    La sera decidiamo di prendere il taxi e andare al famoso Saturday Night Market di Arpora.
    Si tratta di un mercatino notturno che si tiene ogni sabato e si estende su una vasta area. C'è da perdere la testa per le meraviglie in vendita. Acquisto, tra le varie cose, dei pantaloni colorati per poche rupie e uno zaino con gli specchietti. Lì incontriamo per caso un musicista salentino con il suo banchetto, come è piccolo il mondo! Ceniamo, ascoltiamo musica, gironzoliamo, siamo felici. Non vorrei mai lasciare quel posto. Torniamo a casa in taxi.

  7. Giorno 7

    Oggi andiamo ad Arambol, conosciuta per essere la meta più ambita degli hippies di tutto il mondo dagli anni '60. Per me che da adolescente sognavo Goa sfogliando le riviste hippies di mia mamma è un sogno che diventa realtà.
    Arriviamo in mattinata con il nostro fidato tassista, abbiamo intenzione di fermarci fino al tramonto.
    Arambol è un bazar a cielo aperto, ricco di bancarelle e negozietti che vendono vestiti coloratissimi e psichedelici, monili, incensi... Vorrei comprare tutto! Dopo aver contrattato a dovere e acquistato del vestiario, a prezzi bassissimi, andiamo in spiaggia. È bellissima, spaziosa e il mare ci saluta attraverso il fragore delle sue onde. Consumiamo la nostra colazione alla German Bakery, che fa parte di una catena molto diffusa in India, e poi facciamo una lunga passeggiata. Attraversiamo una sorta di tunnel costituito da stoffe e da un lato all'altro ci sono altre bancarelle. Così facendo arriviamo al laghetto di acqua dolce, un posto appartato e incantevole.
    Ma è al tramonto che Arambol prende vita. Proprio dalla parte opposta al laghetto, alle 18.00, colorati neo hippies occidentali realizzano dei banchetti in spiaggia con ben disposti sopra manufatti creati da loro. Altri suonano le percussioni in cerchio mentre danzatori improvvisati si muovono liberi a ritmo di musica. C'è anche chi medita, chi pratica acro-yoga o tai-chi. Ognuno sceglie il suo modo personale per salutare il sole.

  8. Giorno 8

    Forse è meglio arrivare a Goa alla fine di un viaggio in India perché la tentazione di fermarsi lì è troppo forte. Tuttavia i nostri amici ci suggeriscono, come prossima tappa del nostro viaggio lungo un mese, di andare ad Hampi, nel Karnataka e ci aiutano a fare il biglietto in agenzia a Calangute. Prenotiamo due biglietti in pullman, sleeper class no ac. Per intenderci, cuccetta (noi scegliamo la doppia) senza aria condizionata (di notte ci saranno già abbastanza spifferi e non intendiamo congelare).
    "Lì conoscerete la vera India", ci dicono prima di salutarci. Si parte all'avventura! Torneremo a Goa verso la fine del viaggio, dopo aver visitato anche il Tamil Nadu, per stare ancora qualche giorno con i nostri amici e riprendere il volo...

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