Itinerario di tre giorni a Praga, i luoghi da non perdere

Ho sentito parlare talmente tanto bene di Praga negli ultimi mesi che ormai la voglia di vederla in prima persona aveva raggiunto l’apice. Ed è così che, approfittando della breve pausa dagli studi e dei voli economici durante il periodo autunnale, non ci ho pensato due volte e sono volata verso la capitale ceca. Inutile dirvi che le aspettative erano elevate, ma Praga non ci ha accolte nel migliore dei modi: meteo instabile, attrazioni e musei chiusi, impalcature in ogni angolo, … ma Praga rimane comunque una città oggettivamente bella, magica e romantica, una meta imperdibile per chiunque abbia a disposizione un weekend da dedicare a un viaggio in una vicina città europea. Praga, infatti, si presta benissimo a essere visitata in due o tre giorni al massimo.

  • Il viaggio è durato 3 Giorni
  • Budget speso Da 1€ a 250€
  • Ho viaggiato Con gli amici
  • Continenti visitati: Europa
  • Stati visitati: Repubblica Ceca
  • Viaggio fatto in autunno
  • Scritto da The Sense of Wonder il 07/12/2017
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  1. Giorno 1

    Il tour di Praga inizia inevitabilmente dal centro storico della Città Vecchia (Staré Město), dichiarato Patrimonio UNESCO e il perché è facilmente intuibile sin dalle prime viuzze nelle quali ci addentriamo: palazzi storici, splendide chiese, vicoli dall'atmosfera medioevale e, non da meno, teatri, cinema, musei e tantissimi club musicali. Il punto nevralgico del centro storico è l'Old Town Square, sulla quale si affacciano la Chiesa di San Nicola, la Chiesa di Santa Maria di Týn e il Municipio con il celebre orologio astronomico che, ogni ora dalle 9 alle 23, mostra alla folla di turisti con il naso all'insù le statue dei 12 apostoli in movimento. Non vedevo l'ora di salire sulla Torre dell'orologio per godermi lo spettacolo della piazza dall'alto ma, ahimé, mi sono ritrovata a dover ammirare unicamente l'impalcatura che la avvolgeva.
    Proseguiamo per le vie principali del centro storico sino ad arrivare alla Torre delle Polveri, uno dei più importanti monumenti tardo gotici della città, risalente al 1475, per poi dirigerci verso il quartiere ebraico (Josefov), uno dei più importanti e meglio conservati d'Europa. In realtà, ciò che si vede attualmente, ovvero splendide sinagoghe, edifici barocchi e in stile liberty, lussuose boutique, sono solamente il frutto della ristrutturazione del ghetto ebraico avvenuta alla fine del 1800.
    Tornando indietro per via Karlova, ricca di caffetterie e boutique nelle quali acquistare alcuni souvenir, ci imbattiamo nel Klementinum, uno dei più importanti complessi architettonici d'Europa. Se c'era una cosa che morivo dalla voglia di vedere a Praga, era la Biblioteca Nazionale, considerata una delle più belle del mondo. Indovinate? Chiusa per restauro fino a data da destinarsi. Già. Amareggiata, molto amareggiata, ci dirigiamo verso il Ponte Carlo, il più importante e famoso di Praga, per dirigerci verso l'Isola di Kampa, conosciuta come la Piccola Venezia, grazie soprattutto al suggestivo scorcio che si può ammirare dalla Certovka, il canale del diavolo. Scendendo verso la riva del fiume, incontriamo una vera e propria colonia di candidi cigni che ormai sembrano a proprio agio (o rassegnati) di fronte alla folla di turista alla ricerca dello scatto perfetto. Ultima tappa, il muro di John Lennon, realizzato da uno studente messicano subito la morte del famoso artista.

  2. Giorno 2

    Approfittando del tempo clemente (quel giorno era praticamente previsto il nubifragio), ci dirigiamo a piedi verso il Borgo del Castello, fermamente convinte che ci saremmo trovate davanti a un castello. E invece no, si tratta semplicemente di un complesso fortificato che racchiude al suo interno diversi palazzi, monumenti e luoghi pittoreschi, come il Palazzo Reale, la Cattedrale di San Vito, la Basilica di San Giorgio e la caratteristica Golden Lane dalle casette colorate e dai tetti bassi. Il giro completo del Borgo richiede almeno un paio d'ore ma, personalmente, sconsiglio di acquistare il biglietto cumulativo, in quanto alcune visite sono state poco interessanti (gusto personale). Con il senno di poi, avrei acquistato unicamente i biglietti per accedere alla Cattedrale e alla Golden Lane.
    Ci dirigiamo, poi, verso il vicino santuario di Loreto e il Monastero di Strahov, che vale la pena visitare soprattutto per la sua biblioteca. Visto che la nebbia iniziava a infittirsi, decidiamo di scendere nuovamente verso il centro cittadino passando dalla Collina di Petřín, un fantastico punto panoramico per ammirare la città dall'alto. Sulla collina si trova uno dei monumenti più importanti di Praga, la Torre panoramica di Petřín, che ricorda vagamente la Tour Eiffel di Parigi. Dopo aver tentato di entrare senza successo all'interno del Labirinto degli Specchi (non accettano né carte di credito né euro), percorriamo la lunga discesa che ci conduce nelle vicinanze del VRTBA Garden, chiuso (vi avevo avvisati che Praga non ci ha accolte in maniera molto calorosa, ecco 😉 ).

  3. Giorno 3

    Il terzo giorno visitiamo due delle attrazioni che più ho preferito di Praga: la Casa Danzante, che deve il suo nome alle forme che ricordano i due ballerini Fred e Ginger, e la pittoresca Sinagoga del Giubileo che possiamo ammirare solo dall'esterno, poiché chiusa fino a marzo. Ci dirigiamo, poi, verso Vinohrady, uno dei quartieri residenziali più belli di Praga, caratterizzato da eleganti edifici dai molteplici stile architettonici. Tra le attrazioni principali del quartiere, la piazza di Jiří z Poděbrad, la torre della televisione di Zizkov e il mercato che si tiene nello storico edificio al numero 50 della Vinohradská.

    Per chi invece predilige lo shopping e vuole dedicare l'ultimo giorno all'insegna del relax, i negozi si concentrano nelle vie adiacenti Piazza Venceslao. Per stare al caldo, invece, Praga offre tantissimi centri commerciali: i più importanti sono Quadrio, alla cui uscita si trova un imponente busto di Kafka di circa 40 tonnellate, e Palladium. Per una visita invece più culturale, Praga è una città ricchissima di musei e ce ne sono davvero per tutti i gusti: dal Museo Nazionale a quello delle Marionette.

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