ALLA SCOPERTA DEL "PIANETA CINA": GUILIN

La Cina, quel meraviglioso paese al centro del mondo culturale e commerciale fin dal millennio prima di Cristo, protagonista degli affascinanti racconti di avventurieri alla ricerca di segreti e dei misteri della culla dell'umanità, è ora superficialmente percepito come un avversario e non come partner o eventuale opportunità. La Cina è immensa e rappresenta un quarto dell'umanità. La Cina è il drago. È il rosso. Da sempre il paese delle contraddizioni per eccellenza, la Cina è una continua sorpresa, non smette mai di stupire, dove nulla è permanente, statico, ma il tutto è in costante movimento.

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  1. Giorno 1

    4 ottobre
    Arrivati al nostro albergo, il Royal Garden che è il migliore di Guilin, notiamo subito le principali attrattive che sono le sue bellezze naturali i suoi parchi lussureggianti i bizzarri e numerosissimi picchi di origine calcarea (sono state censite 33.333 colline ). Qui, non si viene per visitare maestosi monumenti o opere d'arte, ma per ammirare lo spettacolo naturale unico nel suo genere. Sono concentrate le quattro caratteristiche singolari, per il pensiero cinese, della bellezza naturale: monti verdi, acqua limpida, grotte bizzarre e rocce fantastiche. È sera e lungo il fiume tante barche illuminate scivolano leggere sulle sue acque; solito giro poi in albergo per la cena e poi di nuovo e in giro per assaporare le luci di questa città. Facciamo però un piccolo errore, sottovalutiamo la temperatura e arrivati sul ponte illuminato che ci attira tanto, siamo presi da un vento gelido che ci costringe a tornare precipitosamente in albergo. Meglio riposare, domani ci attende un giro fantastico: la crociera sul fiume Li

  2. Giorno 2

    5 ottobre
    E' mattina e la vista del fiume ci affascina. Qualcuno fa il bagno (brrr che freddo!), altri si dedicano al bucato nelle acque limpidissime del fiume. Davide ci conduce al molo di Zhu Jiang e ci imbarchiamo su un battello dedicato ai turisti occidentali o almeno ai cinesi un po' più abbienti infatti il comfort è notevole mentre i battelli dedicati ai cinesi meno abbienti sono molto spartani. Ci attendono ottantotto kilometri di tragitto e in circa sei ore attraverseremo una regione carsica di incredibile bellezza. Il fiume scorre sonnolento tra picchi, cascate, colline, villaggi e campi coltivati in un continuo susseguirsi di colori e tonalità che dalle rive si riflettono nelle acque limpide. Qua e là si notano villaggi e campi di bambù, tipici delle aree rurali del sud della Cina, la gente del luogo si sposta ancora sul fiume su zattere di bambù e i pescatori usano cormorani addestrati per catturare il pesce. Il pranzo viene servito a bordo dalla nostra cameriera personale che ci invita a gustare un' ottima zuppa di tartaruga. Credeteci è ottima! E poi i gamberetti di acqua dolce che una zattera di bambù ha da poco consegnato al cuoco del battello che opera nella cucina posta a poppa della nave. Davanti a nostri occhi scorrono le appuntite formazioni rocciose (fengcong), osserviamo i bufali che si cibano dell'erba che cresce sotto il livello dell'acqua e le numerose zattere di bambù adibite al trasporto turisti. Arriviamo al capolinea, Yangshuo, piccolo centro non più che una minuscola sede di mercato rurale fino alla fine degli anni 80, quando cominciò a essere frequentata per turisti provenienti in barca da Guilin. Appena sbarcati ci accoglie un pescatore con due cormorani appollaiati su un bastone: ovviamente è lì per farsi fotografare dai turisti e noi stiamo a suo gioco. Davide ci consiglia di bere un po' caffè all'italiana e ci porta in un locale dove effettivamente beviamo un ottimo caffè. Finalmente! Proseguiamo e vediamo una negozio dove si confezionano ottimi prodotti artigianali di seta. Risultato una splendida sciarpa di seta ricamata che io riesco a pagare la metà. Mi sento un po' arabo nel contrattare ma l'importante è il risultato. Cena in albergo e partenza per Shanghai alle 18.10 con un aereo della China Eastern Airlines.
    Arriviamo a Shanghai alle 20.10 accolti da Li la nostra guida, una ragazza, che stranamente non si è affibbiato un nome italiano. Trasferimento al Central Hotel, in assoluto il più bello è lussuoso che abbiamo incontrato nella nostra permanenza in Cina.

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