Gran Canaria, la Cuba d'Europa, è scrigno di scenari inaspettati, natura incontaminata, mosaici di interessanti diversità che la rendono senza dubbio un microcontinente completo.
La leggerezza d'animo dei Canari riempie le strade, con gli irrompenti sorrisi, di Las Palmas.
I colorati Pueblos e le antiche melodie vi faranno sentire in una Havana assurdamente vicina.
Appena atterrati in tarda serata decidiamo di noleggiare un'auto presso una compagnia canaria che - udite udite - al modico prezzo di 8 euro al giorno promette anche la copertura di qualunque danno. E' senza orma di dubbio la politica più canaria che abbia mai sentito e che più riflette lo stile di vita "libre" dei nuovi Guanci.
Vi ricordo, infatti, che le canarie godono di una particolare libertà: sono porto franco e le tasse quasi sempre sono esigue. Non è un caso, infatti, che da pochi anni si insinua tra migliaia di italiani la voglia di lasciar tutto e andare alle Canarie.
Il clima è come ce lo aspettavamo: 19 gradi secchi, perfetti. Un miraggio per un'Europa che incomincia a sentire i primi bollori di Luglio.
Decidiamo di recarci in hotel a Maspalomas, a circa 30 minuti dall'aeroporto, per posare i bagagli, mangiare qualcosa comprata al supermercato più vicino e iniziare a pianificare per il giorno seguente.
Appena svegli ci sembra già tutto più nitido: dal balcone del nostro Hotel si intravedono le grandi dune di Maspalomas. Il meraviglioso sole d'Africa nel frattempo scaldava le lunghe distese di sabbia fine e dorata facendo brillare fiori e piante tropicali. Una doccia, t shirt, pantaloncini e... zaino in spalla!
Ci fiondiamo fuori, sul lungo paseo che attraversa parte delle Dunes. Ci sono ristoranti di pesce, e il nome "Paella" è ovunque: è quasi Bibbia da queste parti (più che a Barcellona oserei dire). Non mancano buffet cinesi, Mcdonalds, pizzerie e ristoranti italiani everywhere.
Ad un certo punto del paseo sembra di essere in una Little Italy. I prezzi sono sbalorditivi e confermano il mito delle Canarie low cost: è possibile mangiare bene anche con soli 10 euro a testa!
Decidiamo di mangiare una buona paella di mariscos (di pesce) accompagnata da un buon bicchiere di sangria. Il conto sembra sorriderci: 34 euro per 4 persone. Ottimo direi.
Maspalomas è una località turistica su stampo canario: grandi hotel alternati da aparthotel economici (meno di 40 euro a notte per appartamento!), paseo con ristoranti di tutti i tipi e per tutte le tasche, profumerie immense, hiperdino (supermercato esclusivamente canario), pub in pieno stile British.
Una piccola Las Vegas a misura d'uomo però ancora lontana dall'autenticità che scopriremo nei prossimi giorni.
Decidiamo di passare la nostra giornata qui, noleggiando una tavola da surf sulla spiaggia e sorseggiando mojito fino alle sei di sera. Non più tardi inizia una stramba movida che coinvolge soprattutto inglesi e tedeschi seduti ai tavoli dei pub a bere: i barbari, già ubriachi, ballano al ritmo di una travolgente melodia canaria che sembra trasportare tutti in un remoto villaggio del Messico. Di sera, infatti, non mancano mai i tipici cantanti canari armati di cappello, chitarra e allegria da vendere!
Il terzo giorno ha un solo ordine: Las Palmas!
La capitale, con i suoi 600 anni di storia, ha davvero molto da raccontare attraverso i suoi antichi Pueblos (quartieri).
Visitiamo dunque la città noleggiando in città una bici. Ci colpiscono subito gli ampi spazi verdi, il centro commerciale tra Las Canteras e il porto dove si svolge il Mercadillo (Mercatino).
Las Palmas è comunque grande e le attrazioni vanno selezionate: la Casa di Colombo e la Cattedrale si trovano in un altro nucleo della città, il più antico.
Vi suggeriamo di informarvi sugli orari d'apertura, costi, etc. Con nostro dispiacere, infatti, non abbiamo potuto visitare la bellissima "Casa di Cristoforo Colombo", oggi divenuta un interessante museo dove ogni pietra è al suo posto e il balcone, in pieno stile coloniale, sembra essere quello da cui si affacciava l'esploratore genovese ben più di 500 anni fa. Nel centro non sarà difficile trovare le tipiche taverne canarie chiamate "Piscolabis" dove è possibile assaporare, non spendendo troppo, le prelibate pietanze delle isole: Il queso di Cabra di Fuerteventura, Las Papas Arrujadas, il pulpo alla gallega.
La seconda tappa è Las Canteras: un lungo paseo che si sviluppa lungo l'incantevole ed estesa spiaggia cittadina. Surfisti, famiglie con bambini, anziani: Las canteras è una formula universale. Sul paseo si respira un'aria diversa, dolce e primaverile, e i colori dei tanti locali danno le perfette suggestioni per chi desidera una cartolina diversa.
Di sera torniamo a Maspalomas: ci aspetterà all'indomani una lunga giornata...!
La mattina presto decidiamo di dedicarci alle spiagge più belle, quelle in top ranking sulle guide turistiche a pochi kilometri di distanza tra loro.
La prima si trova nei pressi di Arguineguin: è chiamata "Anfi del Mar". Costruita dal tennista Bjorn Borg, è un esclusivo centro residenziale e turistico immerso in una lussureggiante natura: si tratta di un progetto che ha trasformato questo piccolo angolo di Canarie in una spiaggia Messicana. La sabbia bianca portata dal Messico e Le palme ci spostano in un'altra dimensione (artificiale, ahimè). Non lontano dalla spiaggia, sul paseo, vi sono ristoranti a la carte e un curioso e assortito carrefour. Sappiate che alle canarie i supermercati non vi abbandoneranno mai, quasi quanto le Paelle turistiche.
La seconda spiaggia è quella di Puerto de Mogan a poca distanza da Maspalomas e Arguineguin; si tratta di Puerto de Mogan, una graziosa località turistica costruita seguendo come modello Venezia: vi sono dunque piccoli canali e colorate case sul mare. La spiaggia è bella ma non ancora il massimo.
Los Amadores, infatti, supera tutte le nostre aspettative! Una lunga distesa di granelli bianchi e fini misti a conchiglie tritate, e i colori che parlano la lingua del Caribe. Una magia.