Cuba, Sconcertante Cuba! 5° Tappa: Sancti Spiritus - 6° Tappa: Camaguey

Sancti Spiritus
E' la città capitale della provincia che porta lo stesso nome e si trova nella zona centrale dell'isola di Cuba. Situata ai margini del fiume Yayabo, venne fondata il 4 giugno 1514, da Diego Velázquez de Cuéllar, a 8 km dalla sua attuale posizione. Nel 1522, fu trasferita sulle rive del fiume Yayabo, il suo luogo attuale.
Fu il primo punto di partenza della conquista spagnola del Yucatán.
Il fulcro di tutta la città è il Parque Serafin Sanchez, situato nel cuore della cittadina ed è la piazza principale. Come Santa Clara, anche a Sancti Spiritus la via commerciale è pedonalizzata e piacevole da percorrere: l'Indipendecia Sur che parte dalla piazza principale, ha tanti negozi, per lo più con merce per cubani anche se qualche tienda turistica non manca. Una iscrizione sulla pavimentazione riporta l'anno della sua fondazione.

Camaguey
Una delle prime sette città fondate dagli spagnoli a Cuba, Camagüey ha svolto un ruolo di primo piano come il centro urbano di un territorio interno dedicato al bestiame e l'industria dello zucchero. Camagüey, la città labirinto di Cuba, è un dedalo di vie tortuose in cui è davvero difficile orientarsi. Molti sostengono che il labirinto fu creato per difendersi dai pirati – la città di Camagüey nacque sul mare ma, in seguito ai numerosi assalti dei pirati, fu spostata nell'entroterra – alcuni suppongono che i quartieri siano stati fondati a cerchio intorno alle chiese più antiche e altri ancora che le vie tortuose fossero un segno di ribellione verso i Conquistadores spagnoli, i quali prediligevano città a pianta quadrata (di più facile controllo). Edifici religiosi, associati alle principali piazze, costituiscono un sistema di punti di riferimento nel tessuto urbano, caratterizzato dalla sua omogeneità. Il centro storico continua ad agire come centro della città e il luogo per le attività sociali e culturali, che riflettono un ricco patrimonio immateriale.

  • Il viaggio è durato 1 Giorno
  • Budget speso Da 1€ a 250€
  • Ho viaggiato In coppia
  • Continenti visitati: America
  • Stati visitati: Cuba
  • Viaggio fatto in primavera
  • Scritto da tripfactor (Carlo Amato) il 30/08/2017
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  1. Giorno 1

    4 marzo: Sancti Spiritus
    Ci sono importanti chiese da visitare: la Iglesia Parroquial Mayor del Espiritu Santo e la Iglesia de Nuestra Senora de la Caridad. La prima si trova nel centro della città, vicino al Parque Serafin Sanchez, la seconda si trova in Calle Cespedes, sempre nel centro della città ma leggermente più lontana dal Parque Serafin Sanchez.
    La chiesa Iglesia Parroquial Mayor è il tempio più antico di Sancti Spíritus. Inizialmente venne costruita nel Villaggio Vecchio, vicino al fiume Tuinicú, completamente il legno. Nel 1680, venne ricostruita in muratura nell'attuale sede. Al giorno d'oggi, è uno dei gioielli coloniali di stile barocco più visitati dal turismo internazionale e nel 1977, venne dichiarata Monumento Nazionale.
    Un altro museo interessante è quello di Arte Coloniale dove è possibile ammirare mobili e complementi d'arredo di origine europea. Il palazzo era stato costruito per le ricche famiglie dei coltivatori di zucchero nella Valle Iznaga, successivamente è stato restaurato e adibito a museo.
    La Biblioteca Provincial Rubén Martínez Villena si trova nel centro storico urbano della provincia di Sancti Spíritus ed è importante, in particolar modo, per il suo valore architettonico. L'edificio neoclassico, costruito nella prima metà del secolo XX, fu inaugurato come biblioteca nel dicembre del 1963 a cui venne dato dell'intellettuale e rivoluzionario, Rubén Martínez Villena.
    Di fronte al Parque Serafin Sanchez il Perla Hotel, unico originariamente costruito per tale utilizzo Centro Storico, in risposta alle esigenze di un'epoca di trasformazioni urbane notevoli. Esso appartiene alla architettura eclettica.
    Sosta per il pranzo e si continua il viaggio per Camaguey.

    4 marzo: Camaguey
    Iniziamo da Plaza San Juan de Dios completamente restaurata che è un angolo tranquillo e fuori dal tempo. Vi sorgono edifici settecenteschi di colori pastello ed un intero lato è occupato da un complesso architettonico comprendente una chiesa ed un antico ospedale ora sede della sovrintendenza ai beni culturali. Salendo invece lungo la via parallela, Calle Independencia, appena all'imbocco di Plaza de los Trabajadores con di fronte l'Iglesia de la Merced del 1601 ma rimaneggiata tra il 1748 e il 1756, con facciata barocca e campanile centrale, vi è la bellissima casa natale di Ignacio Agramonte, l'eroe della prima guerra d'indipendenza cubana. Girando per la città siamo arrivati in una piazza e la mia attenzione è stata attirata da molte persone che si dirigevano in un punto ben preciso. Ho chiesto lumi alla guida che mi ha spiegato che in quel luogo c'era il mercato contadino. Siamo così entrati ad osservare le bancarelle piene di frutta esotica con degli "standard" molto diversi da quelli cui siamo abituati a vedere nei nostri mercati. La frutta, anche se bruttina da vedere aveva un proprio "profumo" cioè le banane sapevano di banane, anche se avevano la buccia nera.
    Una sosta al bar "El Cambio" che vale la pena visitare per un drink. Un gruppo di artisti si organizzò per ristrutturare e decorare un vecchio edificio della fine del XVII secolo trasformandolo nel centro ricreativo e bar El Cambio molto visitato dai turisti e gestito da personale altamente qualificato nella preparazione di vari cocktail.
    Nel cuore della città, si trova lo splendido Parque Agramonte con le sue panchine in marmo e una statua equestre in bronzo su basamento in granito rosa, opera dello scultore italiano Salvatore Buemi, di Ignacio Agramonte, uno dei protagonisti della guerra di indipendenza del 1851. In Piazza Maceo si trova nel centro storico della città. La statua al centro della piazza è dedicata a Antonio Maceo conosciuto anche come il Titano di Bronzo, un generale e politico cubano, eroe della guerra per l'indipendenza dell'isola dalla Spagna avvenuta tra il 1868 e il 1898. Il nostro albergo, l'Avellaneda, è molto particolare: Antica dimora coloniale appartenuta un tempo ad un medico della zona, è una rara scoperta nell'hotellerie cubana ed ha mantenuto il fascino dell'epoca. Tutte le camere sono al piano terra e danno su un patio molto curato. In attesa della cena un giretto per il centro della città abbastanza elegante in verità ed incontriamo una vecchietta che chiede una sigaretta a Bianca... stranamente non un sigaro! Cena e poi riposo. Domani ci aspettano 330 km per raggiungere Santiago passando per Bayamo.

    VEDI ANCHE: Cuba Sconcertante, settima tappa

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