Torino è una delle città italiane più ricche di monumenti ed opere d'arte: se si tiene conto anche delle Residenze Sabaude nei suoi dintorni, non basterebbe di sicuro una settimana per visitarla completamente.
Tuttavia, in un weekend lungo di 5 giorni come abbiamo avuto a disposizione noi, si può senza dubbio riuscire a raggiungere parecchie delle sue attrazioni più importanti.
Uno strumento fondamentale per ottimizzare il vostro itinerario è l'acquisto della Torino Card, che vi consentirà di risparmiare notevolmente anche sui costi delle singole entrate.
Partiamo da Bologna di buon'ora e in 4 ore circa di macchina raggiungiamo la nostra meta; appena il tempo di lasciare le valigie in albergo e ci buttiamo subito alla scoperta della città, per riuscire a vederne il più possibile. L'albergo prescelto per il nostro soggiorno è l'Hotel Giotto, centrale e anche molto comodo alla fermata della metropolitana. Per prima cosa passiamo dall'Ufficio del Turismo in Piazza Carlo Felice, nei pressi della stazione, per ritirare le nostre Torino Card, poi ci dirigiamo subito verso Piazza Castello, il cuore pulsante della città, dove si concentrano gli edifici più importanti della zona.
Il più imponente e spettacolare è il Palazzo Reale, la residenza ufficiale della dinastia sabauda fino al 1865, dove tutte le sale sono arredate con mobili di pregio, statue e porcellane, in un susseguirsi di lusso e ricchezza. All'interno del palazzo è possibile visitare anche l'Armeria Reale, nella quale vengono esposte le collezioni di armi ed armature del Re Carlo Alberto, e la Galleria Sabauda, che conserva una prestigiosa raccolta di quadri di casa Savoia. La visita all'interno del Palazzo Reale è libera ed è vietato fare foto all'interno.
Il giro dell'intero complesso ci occupa buona parte del pomeriggio, ma ci rimane ancora un po' di tempo per fare quattro passi per le vie della città prima dell'orario di cena: ne approfittiamo per visitare l'esterno di Palazzo Madama, il Duomo, l'imponente Chiesa della Consolata e Piazza San Carlo, dove si sarebbe anche tenuto l'annuale concerto di Capodanno.
La mattina del secondo giorno ci spostiamo dal centro storico vero e proprio per visitare la Reggia di Venaria Reale, visto che il tragitto in autobus è compreso gratuitamente nella Torino Card; la Reggia è ben collegata alla città, anche se tra una fermata e l'altra ci mettiamo almeno 45 minuti per arrivare.
Prima di entrare facciamo un giro per i grandi giardini ancora coperti di brina, poi ci dedichiamo agli interni della Reggia, costruita appositamente per rivaleggiare con Versailles, e in cui il colore dominante è il bianco.
Terminata la visita alla Venaria Reale rientriamo con lo stesso autobus verso il centro, per visitare uno dei simboli storici di Torino: la spettacolare Mole Antonelliana, che osserva tutta la città dall'alto dei suoi 85 metri. Questa ospita al suo interno il Museo Nazionale del Cinema, davvero imperdibile per tutti gli amanti del genere. Al piano terra ci si può sistemare su comode poltrone reclinabili e assistere alla proiezione di alcune scene di film famosi su grandi mega schermi di fronte a voi (con la luce soffusa tutta intorno il rischio sarà quello di schiacciare un pisolino!); una volta che vi sarete riposati a dovere, potrete proseguire il vostro tour salendo per livelli concentrici verso l'alto, ammirando i tanti scenari o oggetti di repertorio provenienti da set cinematografici noti al grande pubblico. Terminato il giro prendete poi l'ascensore panoramico dalle pareti trasparenti, che vi trasporterà a velocità elevata fino sulla cima della cupola, da dove dominerete l'intero centro di Torino.
Ultima tappa della giornata, raggiunta poco prima della chiusura, è il Museo Egizio, altra attrazione imperdibile soprattutto se è la vostra prima visita alla città. Questo museo, ospitato nel palazzo dell'Accademia delle Scienze, è il più importante in Italia e secondo per grandezza soltanto a quello del Cairo.
La prima tappa del terzo giorno è Palazzo Carignano, sempre in pieno centro, che ospita il Museo del Risorgimento Italiano, ovvero la più completa documentazione della storia dell'Unità d'Italia, nel periodo compreso tra il 1706 e il 1946. Le collezioni sono conservate all'interno del piano nobile del palazzo, ed è possibile ammirare anche l'Aula del Parlamento Subalpino, rimasta perfettamente inalterata dall'ultima seduta del 1860.
Dopo un'interessante visita al MAO (Museo di Arte Orientale, se siete appassionati del genere), e vista la piacevole giornata soleggiata di fine dicembre, decidiamo di fare quattro passi all'aria aperta e ci dirigiamo verso il Parco del Valentino, considerato il grande polmone verde della città lungo le rive del fiume Po. Al suo interno si trovano due splendidi tesori del patrimonio artistico di Torino: il Castello del Valentino (visibile soltanto dalla cancellata esterna), e la Rocca ed il Borgo medievale, una fedele ricostruzione di case e botteghe dell'epoca, inaugurata durante l'Esposizione Generale del 1884. Qui sembra davvero di tornare indietro nel tempo, e se siete fortunati potrete anche incontrare dei simpatici scoiattoli che si lasceranno avvicinare in cerca di qualcosa da mangiare! La Rocca si può visitare anche all'interno solamente con visite guidate.
Visto che ci rimane ancora un po' di tempo a disposizione, decidiamo di recuperare la macchina e di raggiungere così la Basilica di Superga, la grande chiesa barocca che con la sua facciata gialla svetta su Torino dall'alto delle colline circostanti. Purtroppo questo monumento è noto anche per un triste avvenimento di cronaca nera: è proprio qui che si schiantò, infatti, l''ereo che riportava a casa la squadra del Torino da Lisbona, in cui persero la vita ben 31 persone.
Il nostro quarto giorno prevede un programma piuttosto intenso, in quanto ci spostiamo alla scoperta delle Residenze Sabaude piemontesi al di fuori del centro storico: qui avere la macchina si rivelerà molto utile per ottimizzare al meglio i tempi degli spostamenti.
La prima che raggiungiamo è anche una di quelle maggiormente conosciute, ovvero la Palazzina di Caccia di Stupinigi, situata all'incirca ad una decina di chilometri dalla città. Questa reggia, il cui simbolo è il cervo che svetta sul tetto, si compone di numerose ed eleganti sale, che confluiscono nell'ellittico salone centrale, dove si svolgevano le feste di corte e si celebravano fastosi matrimoni. Arrivando qui proprio in orario di apertura, siamo riusciti a goderci la visita in quasi totale solitudine, senza la confusione dei gruppi di turisti più numerosi.
Per visitare il Castello di Racconigi ci spostiamo nell'omonimo paese, già in provincia di Cuneo. Questa residenza si allarga imponente su un vasto piazzale e approfittiamo del tempo che abbiamo a disposizione per fare qualche foto degli esterni: qui, infatti, si entra soltanto ad orari stabiliti con visite guidate.
Dal Castello di Racconigi rientriamo in direzione Torino, per visitare la sua Villa della Regina che ha orari di chiusura anticipati rispetto alle altre Residenze della zona. Questo edificio seicentesco si trova sulle colline che circondano la città, ed è introdotto da un bel giardino con statue e fontane. Anche qui sono vietatissime le foto negli interni.
Il Castello di Rivoli è invece la Residenza sabauda che mi ha colpito di meno, in quanto ospita il Museo di Arte Contemporanea e le sale sono perlopiù disadorne per mettere in luce le opere esposte. Vi consiglio comunque un giro veloce anche se non siete appassionati di questa forma d'arte dal momento che l'entrata è anch'essa compresa nella Torino Card.
Come sempre l'ultimo giorno di vacanza è sempre il più corto, perché ci aspetta il rientro a Bologna. Ne approfittiamo quindi per visitare l'ultima Residenza sabauda in programma, ovvero il Castello di Aglié, prima di imboccare la strada del ritorno.
Il Castello, originariamente nato come fortezza, venne riorganizzato come dimora signorile e divenne in seguito la residenza estiva del Re Carlo Felice; probabilmente alcuni di voi se lo ricorderanno perché è stato il set di una nota fiction italiana, "Elisa di Rivombrosa". Anche qui abbiamo fatto un giro nel piccolo borgo in attesa dell'orario di ingresso: le visite sono guidate e come per le altre residenze vige il divieto assoluto di fare foto negli interni. La visita guidata termina poi con un giro libero dei giardini.
E così si concludono i nostri 5 giorni a Torino... che pur sembrando tanti, non sono stati comunque sufficienti per riuscire a visitare tutto!