Portogallo. 3° tappa: Porto

3° tappa: Porto
Seconda città del paese e fiorente centro industriale, Porto riesce a fondere industria e fascino. Fin da quando i Romani vi costruirono un forte come base per i commerci sul Douro, essa ha tratto beneficio da questa attività. Liberatasi dai Mori nell'XI secolo, trasse profitto prima dai rifornimenti ai crociati in viaggio per la Terra Santa e poi dal commercio con le colonie tra il Quattrocento e il Cinquecento. Nel 2001 la città è stata capitele europea della Cultura. Il suo centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità. Il fiume Douro che nasce in Spagna e percorre 927 km prima di gettarsi nell'Oceano Atlantico, è all'origine della fortuna di porto che per secoli lo usò come via di comunicazione.

  • Il viaggio è durato 3 Giorni
  • Budget speso Da 1.501€ a 2.000€
  • Ho viaggiato In coppia
  • Continenti visitati: Europa
  • Stati visitati: Portogallo
  • Viaggio fatto in estate
  • Scritto da tripfactor (Carlo Amato) il 28/09/2017
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  1. Giorno 1

    30 agosto
    L'aereo per Porto è alle 13:20 e ci hanno consigliato di avviarci abbastanza in anticipo per essere sicuri di effettuare presto il check-in in quanto la Ryanair è troppo meticolosa nel controllo bagaglio sia nelle dimensioni che nel peso. Noi comunque siamo in regola. Un ultimo giro per Faro, cosa che ci riserva due sorprese: la prima è l'incontro con una vecchia Fiat 850 sport degli anni '60, la seconda è sentendo nell'aria una musica scopriamo che si tratta di due suonatori ambulanti che suonano "My Way", la famosa canzone immortalata da Frank Sinatra e che io canto per gli amici quando ci ritroviamo in un piano bar! Inutile dire che mi unisco a loro! Torniamo in albergo e ci dirigiamo all'aeroporto che dista pochi chilometri. Da notare: la Ryanair che intima quasi categoricamente di rispettare le regole del trasporto bagaglio a mano, si rivela poco seria nell'attuazione! Noi ci siamo premurati di letteralmente "incastrare" tutte le borse di videocamera, fotocamera, tablet e effetti personali nei nostri trolley e invece vediamo che pochissimi hanno rispettato le regole! Ryanair: lowcoast e lowprofil! Il volo dura appena 1h e 10' (almeno ci rallegra il sonoro e allegro annuncio dell'atterraggio) e arrivati a Porto, in taxi raggiungiamo il nostro albergo, il Quality Inn, in Praca da Batalha, ottima zona centrale, come avevo programmato. Affacciamo proprio sulla piazza, si gode un ottimo skyline e sulla nostra sinistra c'è la Chiesa di S. Idelfonso con azulejos sulla facciata. Manco a dirlo proprio dinanzi all'albergo c'è la fermata del tram "famoso" di Porto: il n° 28! La solita ricognizione preliminare per renderci conto di come spostarci nei prossimi giorni poi per la cena, seguendo il consiglio della ragazza del centro informazioni turistiche, andiamo al ristorante l'Abadia situato nel centro storico di Porto, fondato nel 1939. E' noto per servire pasti eccellenti e per avere avuto tra i suoi clienti anche Sophia Loren. Ovviamente mangiamo baccalà; il piatto si chiama Bacalhau Gomes de Sà. E' tanto buono che chiediamo la ricetta, lo rifaremo in Italia! Vicino c'è il mercato Bolhao da visitare domani.

  2. Giorno 2

    31 agosto
    Dopo una veloce colazione saliamo verso la Cattedrale che sorge sulla spianata della Pena ventosa, lo sperone roccioso sede dell'antico insediamento romano e medievale. Ci affacciamo dalla terrazza (Terreiro da sé) che ci offre il vivace panorama della città, da una sponda all'altra del fiume Douro, poi visitiamo la chiesa che ha un interno prevalentemente barocco. Sul piazzale c'è la statua equestre del condottiero cristiano Vimara Peres che nell'anno 868 riconquistò la valle del Douro togliendola ai Mori ma anche una "gogna" manuelina completa di ganci. Dal transetto meridionale si accede ai chiostri del trecento con splendide decorazioni di azulejos che mostrano figure del Cantico dei Cantici, e alla Capela de Sao Vicente. Una scalinata settecentesca porta ai livelli superiori dove pannelli di azulejos ritragono le Metamorfosi di Ovidio e la vita della vergine. Sempre a questo livello c'è il museo. Sotto la Cattedrale si apre il Barredo, un quartiere che sembra rimasto al Medioevo, animato da mercatini dove le case si arrampicano sulla collina, addossate le une alle altre, in un labirinto di antichi passaggi.
    Seconda città del paese e fiorente centro industriale, Porto riesce a fondere industria e fascino. Fin da quando i Romani vi costruirono un forte come base per i commerci sul Douro, essa ha tratto beneficio da questa attività. Liberatasi dai Mori nell'XI secolo, trasse profitto prima dai rifornimenti ai crociati in viaggio per la Terra Santa e poi dal commercio con le colonie tra il Quattrocento e il Cinquecento. Nel 2001 la città è stata capitale europea della Cultura. Il suo centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità. Il fiume Douro che nasce in Spagna e percorre 927 km prima di gettarsi nell'Oceano Atlantico, è all'origine della fortuna di porto che per secoli lo usò come via di comunicazione. Spostandoci verso Rua Formosa arriviamo al Mercado du Bolhao, un grande mercato alimentare coperto a due livelli vicino a Rua Santa Caterina, bella strada pedonale piena di gente, vivace e colorata.
    Troviamo la struttura del mercato in condizioni piuttosto degradate, molti banchi sono chiusi e abbandonati, ci sono in vendita animali vivi in gabbie, galline e conigli, banchi di fiori, frutta e verdura, carne e salumi. Vivace e rumoroso, offre uno spaccato della concitata vita quotidiana di Porto. Alle spalle del Municipio c'è la maestosa Igreja da Trinidade con ricchi interni.
    Ripercorrendo in discesa l'Avenidas dos Aliados incontriamo l'Igreja dos Congregados con azulejos sulla facciata che illustrano scene della vita di S. Antonio e danno alla chiesa un tocco di signorilità nel traffico che soffoca questa zona. Proseguiamo fino alla Stazione di Sao Bento inaugurato nel 1916, costruita dove prima sorgeva un convento. Questa è la stazione più centrale della città e con circa 20.000 tessere maiolicate che alludono alla storia dei trasporti e del Portogallo e coprono la maggior parte dell'atrio. I pannelli più notevoli sono quelle che mostrano il re João I e la regina Philippa di Lancaster nella cattedrale della città nel 1387, il principe Enrico il Navigatore che conquista Ceuta in Marocco, e una rappresentazione della Battaglia di Arcos de Valdevez. Ci spostiamo verso la zona dell'Università ma prima visitiamo l'Igreja dos Clèrigos la cui torre alta 75 mt, uno degli edifici più alti del Portogallo, è un inconfondibile punto di riferimento della città. Vicino all'Università e all'Ospedale Santo Antonio sorge la Igreja do Carmo, tipico esempio di architettura barocca portoghese con un immenso pannello di azulejos che raffigura la fondazione dell'ordine dei Carmelitani. La vicina Igreja das Carmelitas, commistione degli stili classico e barocco, oggi è parte di caserme.

  3. Giorno 3

    1 settembre
    Oggi decidiamo di scendere verso la Ribeira, la famosa banchina lungo il fiume.
    Arriviamo nel caratteristico quartiere affacciato sulla riva del fiume che ci appare in una moltitudin di colori: l case gl ombrellon dei ristoranti, i rabelos, caratteristiche imbarcazioni simili a gondole che in passato trasportavano le botti di vino ed oggi i turisti e proprio su una di queste imbarcazioni faremo la "crociera dei 6 ponti" che ci rivelerà un altro aspetto della capitale del nord del Portogallo. Saliamo sulla barca insieme ad una quindicina di altri turisti e navighiamo sul Douro passando sotto i sei ponti di stili ed epoche diverse, due moderni e quattro ottocenteschi, tra cui quello disegnato da Eiffel, il Ponte de São João, il Ponte do Freixo, realizzato dal professor António Reis, si trova a monte di tutti gli altri. ll grande Ponte Luís I, realizzato da Teófilo Seyrig, socio di Eiffel.
    Il Ponte da Arrábida, di Edgar Cardoso, che si estende per 270 m, per un certo periodo rappresentò il record mondiale per i ponti ad arco in cemento armato.
    Il ponte di più recente costruzione ha preso il nome dall'Infante D. Henrique. Per circa un'ora, scivoliamo sul Douro fino ad arrivare in vista della foce dove le acque si gettano nell'oceano.
    Mentre seguiamo questo gradevole percorso, osserviamo come le case della città siano disposte a cascata, formando strette stradine labirintiche e le insegne delle marche più note del famoso vino. Notevole la vista della Chiesa del Corpo Santo di Massaleros fondata da una corporazione marinara (Confraternita delle anime del Corpo Santo di Massarelos) nel XVII secolo. Ha una sola navata, con la facciata fiancheggiata da due torri con campane e orologio. La facciata posteriore che si vede dal fiume è decorata con un murale di mosaici, che la rende inconfondibile.

    Nessun dubbio: dal fiume si ha la vista migliore e più completa su Porto.
    La nostra barca è sponsorizzata dalle cantine CROFT, di conseguenza quando scendiamo ci offrono i biglietti per la visita con degustazione a queste cantine.

    Dall'altra parte del fiume Douro, Vila Nova de Gaia ci appare invitante e animata, lasciamo dunque la Ribeira e attraverso il passaggio pedonale del grandioso ponte in ferro ad unica arcata Luis I, arriviamo nel famoso quartiere delle cantine del celebre vino di Porto.

    Anche questo lungofiume, alberato, attrezzato con panchine e giardini, è pieno di gente che trascorre il pomeriggio domenicale mescolata a tanti turisti, un gruppo folk di danze popolari ci regala musica e balli.

    Ci inoltriamo nelle strade interne di Vila Nova de Gaia, alle spalle della banchina del lungofiume, dove in un dedalo di strade si susseguono cantine e stabilimenti vinicoli di tutte le marche, dalle più famose alle, almeno a noi, meno note. Una cabinovia parte da Cais de Gaia ed arriva al Jardim do Morro e la useremo per il ritorno. Un veloce spuntino in un locale caratteristico: il proprietario è un fan dei Beatles e le pareti sono tappezzate da chitarre e vari poster della famosa band.

    La Cantina Croft, fondata nel 1678 dall'omonima famiglia inglese, è una delle più antiche case esportatrici di porto, un Croft ha scritto nel XVII secolo un trattato sui vini del Portogallo che rimane una delle più importanti fonti storiche di informazione sulla nascita di questo vino. Durante la visita preceduta da una prima degustazione, apprendiamo molte notizie sulla produzione del Porto, sull'invecchiamento nelle botti, sui vari tipi prodotti e sugli abbinamenti culinari. Per fortuna la guida parla inglese in modo lento e comprensibile. La qualità e il pregio del vino, oltre all'annata, sono legati al periodo d' invecchiamento.

    Esistono poi il "vintage port", prodotto da un unico vigneto e con il vino di una sola annata, il "tawny", più invecchiato e dal colore scuro, il "ruby" più comune e giovane; infine un "port branco", di cui ignoravamo l'esistenza, che si può bere freddo come aperitivo. Alla fine della visita, dopo una seconda degustazione offerta dalla cantina, facciamo vari acquisti di bottiglie di porto con lo sconto del 20%. Con la cabinovia (teleferico) risaliamo verso Jardim do Morro nei pressi del ponte Luis I. La vista dall'alto sia sulla Ribeira a nord, che su Nova de Gaia con le sue cantine di Porto a sud è veramente fantastica! Il ponte è percorso dalla modernissima metropolitana molto efficiente che collega in pochi minuti il centro storico con l'aeroporto internazionale Francisco Sa Carneiro (11 Km a nord della città), e le stazioni ferroviarie di Porto Campanha e Porto Sao Bento. Anche la funicolare è il modo più rapido per raggiungere la parte alta della città dalla riva del Duero e visitare la Cattedrale situata nel quartiere di Batalha. La funicolare Dos Guindais esiste dal 1891, ma è stata da poco recuperata dopo più di un secolo di inattività. La cabina è dotata di un sistema di sospensioni che permettono di mantenere orizzontale la cellula passeggeri (con 20 posti complessivi) sia nel percorso inclinato che nella parte pianeggiante a monte. Un altro modo per raggiungere la parte alta è prendere l'Ascensore da Ribeira, che porta sino alla Via Mouzinho Silveira. Al disotto delle Mura Fernandine, costruite nel trecento, di cui restano solo alcuni frammenti, c'è la manieristica chiesa di Santa Clara con una facciata molto semplice e quasi nascosta dalle case, che contrasta con l'opulento interno dorato.
    Torniamo nel centro più vivo della città per fare altri acquisti e ammirare tanti edifici Art Nouveau di tra cui in Rua De Santa Catarina il Cafè Majestic che ha un arredamento riccamente decorato con tavoli di marmo e legno, specchi e perfino un pianoforte a coda. Al numero 279 Rua Formosa poi un negozio di alimentari, A Pérola do Bolhão, dove si possono trovare tutti i tipi di prodotti tipici del Portogallo. Questo negozio tradizionale è stato fondato nel 1917 da Antonio Rodrigues Reis e ci colpisce la sua splendida facciata in stile Art Nouveau con decorazioni maiolicate. Dai formaggi di montagna, salumi di selezionare, da noci a assortimenti di caramelle all'ingrosso di vini ad una selezione di biscotti, e tutto ciò che si può immaginare tutto quello che vuoi acquistare ciò che troverete in una delle case più antico della città. Come nota storica è da sottolineare che A Pérola do Bolhão iniziò come concessionario in Cina e nella vendita di spezie provenienti dal Giappone, ma per superare le difficoltà sorte con l'avvento della seconda guerra mondiale dovette cambiare la sua attività per dedicarsi al commercio di tutti i tipi di alimenti. Nel corso degli anni si è guadagnato il rispetto degli abitanti di Porto e l'ammirazione dei turisti che si aggirano tra i suoi magnifici scaffali.

    Stasera cena al Mac Donald's per scoprire questo locale che a Porto è veramente particolare. Situato in Praca da Liberdade, in un bel locale dei primi del 900 di cui è stata lasciata integra l'atmosfera riuscendo a trasformare uno "snack bar", in altri luoghi dall'aspetto e sapore molto consumistico, in qualcosa che è veramente notevole come gusto e come ambiente. Praca da Liberdade anche di sera è molto suggestiva e prima di tornare in albergo (domani l'aereo per l'Italia è alle 7:15...) torniamo nel quartiere della Sé; la Cattedrale illuminata è molto suggestiva e facciamo una lunga passeggiata sul ponte Luis I.

    Porto di notte è semplicemente superba: la fantastica vista sul fiume Douro e sulla meravigliosa città illuminata ci resterà per sempre impressa nella memoria... e poi c'è anche la luna!
    CIAO PORTO!

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