8 giorni nella East Coast in Australia

Essere turista nel proprio paese è una sensazione che ho provato tantissime volte. A dire il vero, ho praticamente viaggiato solo a poche centinaia di km da casa: zaino in spalla, si sale su unu bus, e si va. Si cresce, sicuramente, si spalancano gli occhi, si cambiano prospettive. Ma era il momento di staccare il cordone e sbarcare il lunario, gradualmente, come no… si va in Australia!

East coast con un gruppo di stranieri mai visti prima: imparare la cultura, la storia, l'ambiente, in un luogo così lontano da dove sono nato.

  • Il viaggio è durato 8 Giorni
  • Budget speso Da 1.501€ a 2.000€
  • Ho viaggiato Da solo
  • Continenti visitati: Oceania
  • Stati visitati: Australia
  • Viaggio fatto in autunno
  • Scritto da Stefano Bagnini il 01/06/2016
Mostra tutte
  1. Giorno 1

    L'avventura inizia con una delle più strabilianti traversate in aereo della mia vita. I miei occhi erano incollati al finestrino dell'aereo per ammirare il colore quasi zaffiro dell'oceano. Ogni volta che l'aereo veniva fuori da una nuvola, riuscivo a beccare uno scorcio della Grande Barriera Corallina.
    Non appena uscito dall'aeroporto, non ho potuto trattenere un sorriso di immensa gioia. Quello strano accento, l'aria umida e fresca; ero arrivato.

  2. Giorno 2

    Sveglia di buon mattino, si va subito a bordo di una barca, vele spiegate verso la Grande Barriera Corallina. Devo ammetterlo: nulla è lontanamente paragonabile al momento in cui per la prima volta ho fatto snorkeling sulla barriera corallina. Mi sentivo un po' come nel cartoon della Sirenetta, un un modo magico fatto di coralli dai colori arcobaleno circondato da milioni di amici pesci. Siamo stati ore a esplorare i fondali, nuotare fra coralli, pesci pagliaggio, tartarughe; incredibile!
    Non finisce qui naturalmente: si va in una navigata notturna verso le isole Withsunday!

  3. Giorno 3

    Mi è stato subito chiaro perché questo è uno dei posti più ricercati e famosi per sport di vela. Questo posto è pazzesco; siamo stati tutta la sera sulla prua della barca a goderci la luce lunare, ad ammirare paesaggi, a goderci il tramonto. Abbiamo persino visto un gruppo di balene in lontananza!
    Giusto quaqlche birra, un paio di partite a carte, il giorno diventa notte ed eravamo ricoperti da una coltre di stelle. Mi ci è voluto del tempo per addormentarmi, tutto era troppo bello, troppo magico;
    Al risveglio, ancoriamo l'imbarcazione a Whiteheaven beach. Nota per la sua sabbia finissima, fatta per il 98% di silicio, è una delle pochissime spiagge dove è realmente illegale portare via sabbia!
    L'acqua è praticamente trasparente come vetro, le spiagge pulitissime; non mi sorprende che sia considerata fra le spiagge più belle del mondo!
    Prossima tappa: Daydream Island!

  4. Giorno 4

    Daydream Island è praticamente un gigantesco resort, un posto ricercatissimo da quella gente che cerca divertimento all inclusive, quel tipo di vacanza in cui non fai nient'altro che crogiolarti al sole, bere cocktail alla frutta, mangiare frutta, dormire e; si, e tutto il resto!
    Io non sono stato da meno: ho divorato il cibo dei buffet, ho bevuto cocktail al bar in spiaggia e in piscina, ho pure provato a fare un po' di surf ma senza tanto successo, così mi sono dondolato su un'amaca lasciando che il tempo scorresse su di me. Due giorni fantastici, anche se devo ammettere che più di due giorni senza fare pressoché niente, iniziavano a starmi stretti.

  5. Giorno 5

    Ok, la vita da turista single in viaggio di nozze (...è mai possibile?) era finita, via i costumi e su i calzoni, si va in fattoria! Prendiamo la strada selvaggia australiana, nell'ora in cui il giorno diventa sera e poi notte, verso la fattoria Myella.
    Ma che meraviglia! Fruste scroscianti, lezioni di lazo, biscotti tipici neozelandesi appena sfornati, guardare quel fiero e magnifico tramonto vestito da cowboy, con tanto di cappello, stivali e lazo; sono stati probabilmente fra i momenti più intensi della mia vita!

  6. Giorno 6

    La prossima destinazione sulla East Coast è stata di gran lunga la mia preferita. Non avevo mai sentito più di tanto riguardo l'isola di Fraser: sapevate che è l'isola di sabbia semplicemente più grande del mondo? Direi che già questo basterebbe per fare tappa in questo magico luogo nel Queensland.
    La cosa meravigliosa è stata trascorrere praticamente tutto il giorno in Jeep 4x4 attraverso l'isola con un tour del luogo. Abbiamo costeggiato le acque trasparenti del lago Mackenzie, visitato il relitto di Maheno, passeggiato nell'unica foresta pluviale di sabbia del mondo, e fatto persino un volo panoramico sull'isola; tutto questo in un giorno!
    Uno degli aspetti più interessanti è stato quando ci hanno raccontato la storia degli aborigeni del'isola. É stato toccante sentire che quest'isola è stata strappata via ai nativi Butchulla da parte dei coloni europei; è troppo facile dare per scontate le terre che visitiamo, ma sarebbe più rispettoso quanto meno conoscerne la storia per essere più connessi con le loro anime.

  7. Giorno 7

    Dopo Fraser Island, è il momento di andare giù a Brisbane, o Brisvegas, così è chiamata dalla gente del posto. Si va a Surfer Paradise, nella Gold Coast! Siamo nella città dei surfisti, degli hippie, dei naturisti, degli spiriti liberi, dello yoga. Dopo una sosta per ammirare il ponte nel Parco Naturale di Springbrook, si arriva a Byron Bay all'ora del tramonto.
    Arrivati lì, faccio una passeggiata lungo la spiaggia, e vengo sedotto da una melodia acustica di vicini artisti di strada: gruppi di rastafariani, giovani vestiti di mille colori con furgoncini di mille colori. E' tutto vero, ma soprattutto è autentico. Mi sento euforico, il cielo cambiava mille colori e il sole discendeva verso l'orizzonte a ritmo di musica. In qualche modo, questo posto ha parlato al mio spirito.

  8. Giorno 8

    Il mio ultimo giorno è stato in un campeggio di surfisti nei pressi di Crescent Head. Il tempo non era per niente buono, ma chi si sarebbe fatto scappare l'occasione di beccare un'onda da cavalcare proprio lì, nel paradiso dei surfisti? Naturalmente, io. Ci provo una volta, vengo travolto. Ci provo una seconda volta, vengo travolto e bevo praticamente 1,5 litri di acqua di oceano. Non ci provo una terza volta; probabilmente ero un cammello nella vita precedente, di certo non un surfista.

Lasciati ispirare, guarda altri diari di viaggio